Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Martedì, 18 Marzo 2014 17:28

INTEGRATORI ERBORISTICI PER IL TIPO A

Il biancospino è un ottimo tonico cardiovascolare che dovrebbe essere utilizzato dalle persone di tipo A, soprattutto quelli che hanno genitori già sofferenti di disturbi circolatori o cardiaci. Le sostanze contenute nell’estratto di biancospino aumentano l’elasticità delle arterie, riducono lo spasmo delle coronarie, migliorano l’afflusso di sangue al cuore, ne rinforzano il battito e contribuiscono ad abbassare lievemente la pressione. Secondo studi condotti in Germania questo prodotto fitoterapico sembra privo di effetti collaterali. I soggetti di tipo A hanno un sistema immunitario troppo tollerante nei confronti di alcuni batteri e virus. Le erbe che riescono a dare una scossa, come l’echinacea purpurea, contribuiscono a tener lontani influenze e raffreddori, e anche a ripulire l’organismo dalle cellule danneggiate che possono degenerare. Un altro tonico efficace sul sistema immunitario è l’astragalo, un’erba cinese facilmente reperibile nei negozi specializzati. Echinacea ed astragalo contengono degli zuccheri che stimolano la riproduzione dei globuli bianchi, le cellule del sangue impegnate in prima linea nella difesa dell’organismo. Invece gli infusi di camomilla e di valeriana agiscono come potenti antistress nelle persone di tipo A ed è quindi bene assumerli frequentemente. La quercetina è un bioflavonoide che abbonda in molti ortaggi, ma soprattutto nelle cipolle gialle e nelle mele. Questa sostanza ha un’attività antiossidante più potente della vitamina E, efficace nel contribuire ad aumentare le difese nei confronti dei tumori. Come la quercetina, anche il cardo mariano svolge un’attività antiossidante, ma con una particolarità: esso si concentra soprattutto nel fegato e nelle vie biliari. Le persone di tipo A con disturbi del fegato e della cistifellea, e quelli che hanno genitori affetti da problemi di questo tipo, dovrebbero assumere con regolarità il cardo mariano, sottoforma di infuso oppure di integratore in capsule. L’ananas contiene un enzima chiamato bromelina, in grado di alleviare il gonfiore gastrico dovuto a una cattiva digestione delle proteine. I soggetti di tipo A che da un’alimentazione mista passano a un’alimentazione vegetariana, possono avere, nei primi tempi, problemi di gonfiore gastrico e meteorismo. In questi casi l’assunzione di fermenti lattici, soprattutto se contenenti Bifidobatteri, può contribuire a risolvere il problema.

Martedì, 18 Marzo 2014 17:28

INTEGRATORI ERBORISTICI PER IL TIPO 0

L’elevata acidità dei succhi gastrici caratteristica delle persone di tipo 0, può comportare il rischio di irritazioni e ulcere allo stomaco. In quest’ambito la liquirizia può risultare decisamente benefica poichè contiene delle sostanze chiamate flavonoidi che esplicano un’attività protettiva e antispastica sulle pareti dello stomaco. Per sfruttare senza alcun rischio queste proprietà bisogna cercare prodotti contenenti liquirizia pura sottoposta a particolari trattamenti in grado di eliminare la glicirrizina, sostanza responsabile di ritenzione idrica e aumento della pressione sanguigna. Il fucus è un altro integratore molto utile alle persone di tipo 0 tendenti ad ingrassare, perchè contiene elementi, tra cui iodio (importante per la tiroide) e abbondanti quantità di fucosio, uno zucchero che contribuisce a proteggere la mucosa gastrica dall’attacco dell’Helicobacter pylori, un batterio responsabile di infiammazioni e ulcerazioni dello stomaco. Il fucosio cattura il germe proprio come farebbe un nastro adesivo con dei granelli di polvere: esso, infatti, aderisce alle strutture che l’Helicobacter pylori utilizza per ancorarsi alla mucosa gastrica, mettendole fuori uso. Il fucus, grazie alla particolare ricchezza di iodio, può contribuire a regolarizzare il peso corporeo nelle persone di tipo 0 affette da insufficienza tiroidea. (Attenzione: il fucus svolge un effetto dimagrante solo nei soggetti di tipo 0 e B tendenti ad ingrassare). I soggetti di tipo 0 che non sono abituati a seguire un’alimentazione particolarmente ricca di proteine, potrebbero avere bisogno di aiutare un pò la digestione ricorrendo all’assunzione di enzimi pancreatici. Quest’ultimi andranno utilizzati fino a quando il vostro apparato digerente non comincia ad abituarsi al nuovo regime alimentare. 

Martedì, 18 Marzo 2014 17:26

MINERALI PER IL TIPO AB

Per quanto riguarda la scelta dei minerali più idonei, prevale la caratteristica di tipo A. Anche per i bambini appartenenti a questo gruppo, un’integrazione di piccoli dosaggi di zinco può essere d’aiuto per proteggerli dalle infezioni alle orecchie. Le fonti alimentari migliori sono: tacchino, uova e legumi. Anche il tipo AB, come il tipo A, ha la tendenza a sviluppare tumori dello stomaco. Una lieve integrazione di selenio (sotto il controllo di un medico o naturopata) può essere d’aiuto in questi casi. Le fonti alimentari migliori sono: broccoli, cipolle, fagioli, tonno e uova.

Martedì, 18 Marzo 2014 17:25

MINERALI PER IL TIPO B

Mentre le persone appartenenti agli altri gruppi sanguigni necessitano, in genere, di assumere integratori a base di calcio, quelle di tipo B devono tenere d’occhio i livelli di magnesio. Questo minerale è di estrema importanza perchè contribuisce a far funzionare bene numerosi processi metabolici come, per esempio, quelli che riguardano i carboidrati. Quando il magnesio scarseggia, possono comparire disturbi come facile stancabilità, depressione, scarsa resistenza alle infezioni. In tali condizioni può essere utile un ciclo di integrazione, ma sempre dietro consiglio medico o di un naturopata. Si può comunque incrementare in ogni momento la scorta di magnesio attraverso l’alimentazione. Le fonti alimentari migliori sono: tutti gli ortaggi a foglia verde, cereali, legumi e frutta secca.

Martedì, 18 Marzo 2014 17:24

MINERALI PER IL TIPO A

Visto che l’alimentazione di tipo A prevede il consumo di alcuni prodotti caseari, la necessità di ricorrere agli integratori a base di calcio non è spiccata come per il tipo 0. Tuttavia è bene assumere 300-600 mg di calcio elementare al giorno a partire dalla mezza età. Non tutti gli integratori vanno bene: i meno efficaci sono quelli a base di carbonato di calcio perchè in questa formulazione il minerale viene assorbito bene solo in presenza di un’acidità gastrica elevata. In linea di massima, le persone di tipo A tollerano il gluconato di calcio, assorbono un pò meglio il citrato di calcio e decisamente bene il lattato di calcio. Le fonti alimentari migliori sono: yogurt, salmone, sardine, bevanda di soia, uova e broccoli. Purtroppo l’alimentazione di tipo A è carente di ferro, minerale che abbonda soprattutto nella carne. Le donne, specialmente quelle in età fertile e con mestruazioni abbondanti, potrebbero aver bisogno di ricorrere agli integratori. In questo caso è preferibile consigliarsi con un medico o un naturopata perchè assumere integratori per periodi troppo prolungati non va bene. Alcuni integratori, come quelli a base di solfato di ferro, possono irritare lo stomaco, mentre il citrato di ferro va decisamente meglio. Le fonti alimentari migliori sono: cereali integrali, fagioli, fichi, melassa e lenticchie. Molti medici e naturopati hanno constatato che una piccola integrazione a base di zinco (3 mg al giorno) può proteggere i bambini nei confronti delle infezioni alle orecchie. Questo minerale, purtroppo, è un’arma a doppio taglio: mentre a piccoli dosaggi stimola il sistema immunitario, a dosaggi più elevati e prolungati nel tempo ha l’effetto opposto e interferisce con l’assorbimento di altri minerali. Quindi lo zinco non va considerato con leggerezza e deve essere assunto sotto il controllo di una persona esperta. Le fonti alimentari migliori sono: uova e legumi. Tra i minerali più potenti come antiossidanti, il selenio è al primo posto. Dato che i soggetti di tipo A hanno la tendenza a sviluppare tumori dello stomaco, a piccoli dosaggi questo minerale risulta totalmente benefico. Ma anche in questo caso un’autoprescrizione è del tutto sconsigliato, perchè questo minerale è tossico se preso in quantità eccessive. Le fonti alimentari migliori sono: broccoli, cipolle, fagioli, tonno e uova. Una patologia che colpisce spesso i soggetti di gruppo A è il diabete. E’ stato osservato che un’integrazione a base di cromo può migliorare la tolleranza dell’organismo nei confronti del glucosio e quindi aumentare l’efficienza dell’insulina. Purtroppo le conoscenze circa gli effetti di un’integrazione a base di cromo per lunghi periodi di tempo sono ancora troppo scarse e quindi non è possibile sfruttare questa possibilità per lungo tempo. L’alimentazione elaborata per il tipo A costituisce comunque una buona forma di prevenzione.

Martedì, 18 Marzo 2014 17:23

MINERALI PER IL TIPO 0

Nell’alimentazione di tipo 0 il latte e i formaggi sono quasi del tutto assenti e pertanto l’apporto di calcio rischia di essere inferiore al necessario. Il ricorso all’integrazione è quindi d’obbligo, ancor più considerando che i soggetti di tipo 0 hanno la tendenza a soffrire di artrite. L’assunzione di calcio ad alte dosi (600-1100 mg di calcio elementare al giorno) è consigliabile a tutte le persone di tipo 0, ma soprattutto ai bambini durante i periodi di massima crescita (dai due ai cinque anni e dai nove ai sedici anni), e alle donne dal periodo della menopausa in poi. Il latte e i latticini sono sicuramente la fonte alimentare di calcio più importante, ma non l’unica. Per questo le persone con sangue di gruppo 0 dovrebbero sforzarsi di consumare gli alimenti raccomandati più ricchi di questo prezioso minerale, come broccoli, cavolo verde, sardine e salmone. Un altro fattore da non sottovalutare è la tendenza ad avere un metabolismo lento che porta ad ingrassare. Questo problema è dato principalmente dalla tiroide, che a causa di una carenza di iodio provoca molti disturbi, come la tendenza al sovrappeso, la ritenzione idrica e la stanchezza. Lo iodio è l’unico minerale indispensabile per la produzione degli ormoni tiroidei. Gli unici integratori consigliabili (e privi di effetti collaterali) contenenti iodio sono le alghe, soprattutto l’alga kelp. Inoltre il fabbisogno di iodio può essere rimpiazzato mangiando cibi che ne sono ricchi. Per esempio, pesce, frutti di mare e sale iodato (con moderazione). I cereali integrali e i legumi sono alimenti ricchi di manganese. Dato che questi alimenti  non devono essere consumati in eccesso, si rischia purtroppo di assumerne poco. In genere ciò non costituisce un problema, tant’è vero che i casi in cui è bene consigliare integratori di manganese sono rari. Va però sottolineato che un considerevole numero di persone affette da artrosi (specie al ginocchio e alla schiena) ha tratto grandi benefici da un’integrazione a base di manganese. Ma attenzione: non prendete iniziative senza prima esservi consultati con un medico o un naturopata, perchè questo minerale, se assunto in modo scorretto, può provocare pericolose intossicazioni.

Martedì, 18 Marzo 2014 17:22

VITAMINE PER IL TIPO AB

La mescolanza di caratteristiche di tipo A e B influisce anche sulla scelta degli integratori. Per fortuna, a dispetto della pigrizia del sistema immunitario, le persone di tipo AB possono seguire un’alimentazione ricca di sostanze nutritive che minimizzano questa carenza. In particolare, potrete fare una buona scorta di vitamina A, B12, niacina e vitamina E seguendo la vostra alimentazione. Tuttavia, chi non riesce a farlo fedelmente può aiutarsi ricorrendo all’integrazione. Anzi, alcune vitamine e minerali sono in grado di dare una spinta in più a tutte le persone di tipo AB. L’unico problema sta nel fatto che lo stomaco di questi soggetti produce scarse quantità di acido e risulta pertanto più esposto al rischio di sviluppare tumori gastrici. Anche in questi soggetti i nitriti e i nitrati, che si ritrovano nelle carni insaccate, conservate o affumicate, possono dare origine a nitrosammine cancerogene e creare nel tempo grossi problemi. La vitamina C può ostacolare la formazione di questi composti prevenendo la comparsa dei tumori. Il dosaggio è di 250 mg due volte al giorno. Le fonti alimentari migliori sono: ananas, broccoli, ciliegie, frutti di bosco, limone, pompelmo, rosa canina.

Martedì, 18 Marzo 2014 17:21

VITAMINE PER IL TIPO B

I soggetti di tipo B si possono ritenere molto più fortunati, perchè la loro alimentazione è talmente ricca di vitamine A, B, C, E, da rendere inutili la maggior parte degli integratori. Tranne in casi particolari, e in presenza di alcune patologie, i soggetti di tipo B possono assumere tranquillamente qualsiasi vitamina in grado di contrastare il problema senza andare incontro ad eventuali controindicazioni.

Martedì, 18 Marzo 2014 17:20

VITAMINE PER IL TIPO A

Le persone di tipo A devono stare attente alla carenza di vitamina B12. Non solo perchè il consumo di carne rossa è sconsigliato, ma anche per la tendenza a produrre scarse quantità di fattore intrinseco. Questa sostanza, elaborata nello stomaco, lega la vitamina B12 consentendone l’assorbimento intestinale e il passaggio nel sangue. A rischio sono soprattutto le persone anziane la cui carenza può causare la comparsa di demenza senile oppure di altri disturbi neurologici. Per quanto riguarda le altre vitamine del gruppo B, non ci sono particolari problemi. Chi soffre di anemia, però, potrebbe aver bisogno di integratori a base di acido folico. Le persone di tipo A che soffrono di ipercolesterolemia dovrebbero chiedere al proprio naturopata se è il caso di assumere integratori a base di niacina, vitamina che contribuisce a mantenere i livelli di colesterolo nella norma. Le fonti migliori di niacina sono i cereali integrali, le arachidi e alcune varietà di pesce, come lo sgombro, le sardine, il salmone e il tonno. Mentre la vitamina B12 potete trovarla nella salsa di soia, nel pesce e nelle uova. Il tipo A è caratterizzato da una maggiore propensione a sviluppare tumori dello stomaco rispetto agli altri gruppi sanguigni. Sostanze come i nitriti e i nitrati, che abbondano nelle carni insaccate, conservate o affumicate, possono dare origine a nitrosammine cancerogene e, con il passare degli anni, creare grossi problemi. La vitamina C, grazie alle sue proprietà antiossidanti, è in grado di ostacolare la formazione di questi composti. Oltretutto le dosi necessarie per stare bene non sono molto elevate: basta assumere 250 mg di vitamina C due volte al giorno. Le fonti alimentari più adatte sono: frutti di bosco, limone, pompelmo, broccoli, ananas, rosa canina, ciliegie. Diverse ricerche sembrano dimostrare che la vitamina E può svolgere un effetto protettivo nei confronti dei tumori e delle malattie cardiovascolari. Le persone di tipo A dovrebbero pertanto cercare di assumere buoni quantitativi di vitamina E soprattutto attraverso l’alimentazione e, se non basta, con un’integrazione. Le fonti alimentari migliori sono: cereali integrali, arachidi e ortaggi a foglia verde. L’unica vitamina che può creare qualche problema al soggetto di tipo A è il beta-carotene o vitamina A. James D’Adamo notò che i suoi pazienti di tipo A che avevano assunto integratori di beta-carotene, andavano incontro a delle irritazioni dei vasi sanguigni. Gli studi condotti in proposito sembravano evidenziare proprio l’effetto opposto, cioè un’azione protettiva sulle arterie. Tuttavia, in questi ultimi tempi, alcuni studiosi hanno dimostrato che il beta-carotene, somministrato a dosaggi elevati, può comportarsi come ossidante e quindi danneggiare i tessuti invece di proteggerli. No agli integratori, dunque, ma nulla vieta di fare il pieno di beta-carotene aumentando il consumo di alimenti che ne sono particolarmente ricchi. Le fonti alimentari migliori sono: uova, zucca e broccoli.

Martedì, 18 Marzo 2014 17:19

VITAMINE PER IL TIPO 0

L’alimentazione ottimale per il tipo 0 contempla alimenti particolarmente ricchi di ferro e vitamina C, quindi non c’è bisogno di assumere dosi extra di queste sostanze. Più che soddisfacente risulta anche l’apporto di vitamina D la cui migliore fonte, tra l’altro, è la luce del sole. Ma James D’Adamo scoprì che le persone di tipo 0-raccoglitore rispondono bene alla somministrazione di un complesso vitaminico B. E questo per un ottimo motivo. Questi soggetti tendono ad avere un metabolismo pigro, un’eredità dei suoi antenati che dovevano accumulare riserve energetiche per poter affrontare senza gravi conseguenze gli inevitabili periodi di digiuno. Pur trovandosi in un contesto ambientale e sociale differente, conservano ancora oggi la tendenza ad immagazzinare calorie sotto forma di grasso. Il complesso vitaminico B, strettamente implicato nel metabolismo energetico, ha proprio la funzione di controbilanciare questa tendenza, cioè di spostare l’ago della bilancia metabolica verso un livello di attività più alto. Seguendo correttamente l’alimentazione adatta, il soggetto di tipo 0 non ha alcun bisogno di assumere integratori contenenti vitamina B12 o acido folico. Queste sostanze, che tra le loro svariate funzioni hanno anche quella di partecipare alla duplicazione del DNA, possono però essere somministrate utilmente in casi particolari, cioè in presenza di disturbi come depressione, iperattività e deficit dell’attenzione. Peter D’Adamo utilizzando vitamina B12 e acido folico a dosaggi elevati, insieme all’alimentazione e all’esercizio fisico, è riuscito a trattare con successo un considerevole numero di pazienti. Il complesso vitaminico B, per dare maggiori risultati, deve essere privo di prodotti contenenti lievito o germe di grano, e devono avere una formulazione tale da garantire il massimo dell’assorbimento. Potete sostituire gli integratori con gli alimenti che contengono ottime quantità di vitamine del complesso B: carne, fegato, frutta, frutta secca, ortaggi a foglia verde scuro, pesce e uova. Una vitamina da tenere in considerazione è la vitamina K. Le persone di tipo 0 presentano un lieve deficit della coagulazione che può favorire la comparsa di disturbi emorragici. E’ quindi molto importante sforzarsi di assumere alimenti ricchi di questa vitamina. Gli alimenti più adatti sono: ortaggi a foglia larga (verza, spinaci, bietole), fegato e tuorlo d’uovo. Al contrario, alcuni soggetti di gruppo 0 devono stare attenti all’assunzione di due vitamine sotto forma di integratori: la vitamina A e la vitamina E. Dato che il sangue di tipo 0 tende a coagulare poco, gli integratori ricchi di vitamina A a base di olio di pesce non dovrebbero essere assunti senza la supervisione del medico. Essi, infatti, possono aumentare la tendenza al sanguinamento. Meglio assicurare all’organismo ciò che gli occorre consumando cibi ricchi di vitamina A o betacarotene. Gli alimenti migliori sono: frutta e ortaggi di colore giallo e arancione e ortaggi a foglia verde scuro. Anche la vitamina E può aggravare la tendenza a soffrire di disturbi della coagulazione. Dunque, sarà meglio approvvigionarsi di vitamina E ricorrendo all’alimentazione. Le fonti migliori sono: fegato, frutta secca e ortaggi a foglia verde.

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