CHE COSA POSSIAMO SALVARE DELLA MEDICINA UFFICIALE?

17-02-2021

Qualcuno dalle mie pagine mi ha chiesto: ma non si salva proprio niente della medicina ufficiale? Assolutamente no. Si salvano parecchie cose, o meglio specifichiamo, salvo parecchie cose. Il problema sostanziale è che, in realtà, anche salvando tutte queste cose (ma condannando quello che condanno) le case farmaceutiche avrebbero un crollo degli utili drammatico, con conseguente crisi del settore e crollo in borsa, che potrebbe avere effetto di trascinamento un pò su tutta l'economia. Sono proprio i farmaci più inutili e dannosi infatti, quelli che, ma guarda che strano, sono anche mutuabili (grazie anche alle mazzette ricevute dai politici dalle case stesse), che tengono in piedi il settore: chemioterapia, vaccini, psicofarmaci, farmaci per apparato cardiovascolare. E permettetemi una piccola aggiunta lapidaria: Il settore tracolla? E chissenefrega!

Entriamo nei dettagli:

- Chemioterapia per i tumori: funziona in pochi casi: leucemie (in maniera variabile a seconda del tipo: poco in quella cronica; molto quella acuta) linfomi (stesso discorso a seconda dell'aggressività dello stesso): funziona più o meno in tutti i casi ma nei linfomi aggressivi è talmente distruttiva che è molto facile l'insorgenza di un nuovo tumore a distanza di anni. Microcitoma polmonare (una rara forma di tumore polmonare). In tutti gli altri casi non c'è alcun motivo perchè venga utilizzata. Anche nei casi in cui funziona, purchè non siano particolarmente aggressivi, nulla vieta che si possa provare per un mesetto una terapia alternativa per vedere se si riesce ad evitare una chemioterapia, che, comunque sia, anche in caso di guarigione aumenta la probabilità di ammalarsi di cancro a distanza di anni. La chirurgia per i tumori (quando è possibile) è sicuramente più efficace della chemio e dà meno problemi alla distanza. Tuttavia, può dare problemi nell'immediato. Anche in questo caso bisogna distinguere: un intervento per melanoma o cancro del colon in genere non è particolarmente devastante. Un intervento al polmone, al pancreas o al fegato lo sono e possono dare grossi problemi sia nell'immediato che alla distanza. Anche in questo caso, tenendo conto di queste precisazioni, in caso di lento accrescimento, un tentativo con le cure alternative sarebbe auspicabile.

- I vaccini: la medicina ufficiale sostiene che i morti per i vaccini sono di numero inferiore alla malattia per cui si fa il vaccino: a parte che in certi casi come nell'influenza suina i vaccini sono stati fatti (e comprati dallo stato italiano!) prima di costatare la gravità sia del vaccino che della malattia; in realtà non si tiene conto degli effetti devastanti alla distanza di decenni dei vaccini: tumori, autismo, morbo di Alzheimer ecc.

- Malattia cardiovascolare: la medicina ufficiale non cura la malattia cardiovascolare: non c'è nulla cioè che faccia regredire l'arteriosclerosi, responsabile degli infarti e degli ictus. Esistono diversi gruppi di farmaci: statine per il colesterolo, anti-ipertensivi, cardioaspirina e antiaritmici. Poiché il colesterolo non è la causa dell'arteriosclerosi ma una conseguenza (come si rileva da studi scientifici eseguiti dal dr. Rath), abbassarlo artificialmente è perfettamente inutile; pertanto le statine non servono a niente. Gli altri 3 gruppi, invece, hanno la funzione di ritardare l'evento finale pur restando invariato il “quadro anatomopatologico” in cui, vi posso garantire, vedendo a volte certi esami TAC, è sconcertante come si riducono le arterie in certe persone anziane. Gli studi del dr. Rath descrivono come, con la vitamina C e alcuni amminoacidi e oligoelementi, l'arteriosclerosi può regredire. Ma se una persona non crede a questi e si cura coi metodi tradizionali potrà trovarsi con le arterie ridotte a dei colabrodi (anche se poi magari fa delle iniezioni sottocutanee di botulino o interventi di lifting per avere la pelle più giovane!). Beh, in tal caso a quel punto, non si può più fare a meno di cardioaspirina, anti-ipertensivi e antiaritmici (tutti assieme in un bel cocktail assolutamente entusiasmante!). Io però preferirei a questi punti non arrivarci.

- Psicofarmaci e ipnotici per l'insonnia personalmente li butterei nell'immondizia tutti quanti ma, anche lì, vale lo stesso discorso: casi gravi di depressioni o schizofrenie non possono fare a meno dei farmaci: magari sarebbe opportuno individuare precocemente i sintomi del male di vivere e intervenire in tempo con modifiche dello stile di vita o psicoterapia, per quanto a volte è facile parlare; ma la vità è sempre più dura per tutti e in certi casi cadere nella depressione, quando ci si trova in certe situazioni, è inevitabile.

Ebbene sì, ammetto che finora non è che abbia ancora accontentato molto chi mi chiede se c'è qualcosa che si salva. Tuttavia faccio un’osservazione: quelli di cui ho parlato finora sono tutti i farmaci da assumere per periodi molto prolungati o addirittura per tutta la vita (esattamente quelli che servono di più alla Big Pharma). Diverso il mio atteggiamento nei confronti delle terapie brevi o “una tantum” (che al contrario sono meno interessanti per la Big Pharma): un Moment per il mal di testa non ha mai ucciso nessuno. Un paio di aspirine per il raffreddore neppure. Un pò di Plasil per digerire meglio neanche. L'ulcera gastrica si cura in 1 mese con gli inibitori della pompa protonica (anche se lì bisognerebbe poi vedere se per caso con antiacidi banali come il bicarbonato di sodio non si ottiene lo stesso risultato); fatto sta che fino a 30 anni fa per l'ulcera gastrica si levava mezzo stomaco! Gli antibiotici? Assolutamente necessari in molti casi ma da prendere con criterio: se un bambino si ammala 10 volte all'anno, dargli 10 volte gli antibiotici è un crimine: gli si distrugge il sistema immunitario e alla fine risponde sempre meno agli antibiotici. Troppo spesso si assumono antibiotici per malattie virali, che non fanno altro che aggravarsi. Occorre aspettare qualche giorno per vedere che la malattia non passi da se. Ci sono alcune patologie in cui scelleratamente si fa uso degli antibiotici. Ad esempio le prostatiti: un malanno cronico lieve si affronta con una terapia che potrebbe andare avanti per mesi con conseguenze disastrose, quando esistono erbe, come la Rosa Canina o altri oligoelementi che funzionano meglio. E ricordarsi che per tutte le infezioni di qualunque tipo esiste sempre la nostra brava vitamina C i cui risultati sono assolutamente sorprendenti!

Una breve sintesi? Malanni cronici lievi? Terapie alternative.

Malanni acuti gravi (di breve durata)? In genere terapie ufficiali ma non sempre.

Malanni cronici gravi? Cercare di prevenirli intervenendo quando non sono ancora gravi.

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