QUANDO SI AMMALANO DI CANCRO, TRE MEDICI AMERICANI SU QUATTRO RIFIUTANO LA CHEMIOTERAPIA.

17-07-2019

Quando si ammalano di cancro, tre medici americani su quattro rifiutano la chemioterapia. Il 75%. Ecco alcune loro dichiarazioni:

- «La maggioranza dei pazienti oncologici in questo paese muoiono a causa della chemioterapia, che non cura il cancro al seno, al colon o al polmone. Ciò è documentato da oltre dieci anni, e tuttavia la medicina ancora adotta la chemio per combattere questi tumori» (Allen Levin, medico, University of California San Francisco).

- «Se un giorno contrarrò il cancro, non mi sottoporrò mai a certi protocolli standard per la terapia di questo male. I pazienti tumorali che stanno alla larga da questi centri hanno qualche probabilità di cavarsela» (professor George Mathe, «Scientific Medicine Stymied», Medecines Nouvelles, Parigi).

- «Molti oncologi raccomandano la chemioterapia per ogni tipo di cancro, con una fede che i quasi continui fallimenti non scuotono» (Albert Braverman, «Medical Oncology in the '90», Lancet, 1991, Vo. 337, pagina 901).

- «I nostri più efficaci protocolli sono carichi di rischi, di effetti collaterali e di problemi pratici; e quando i pazienti che abbiamo sottoposto a questi trattamenti hanno pagato il prezzo, solo una microscopica percentuale di loro è ricompensata con una regressione del tumore, di solito effimera e generalmente parziale» (Edward G. Griffin, «World Without Cancer», American Media Public., 1996).

- «Alcuni scienziati del McGill Cancer Center hanno inviato un questionario a 118 medici, tutti esperti nel cancro polmonare, per stabilire che livello di fiducia avessero nelle terapie che applicavano. Fu chiesto loro di immaginare che essi stessi avessero contratto il male e quale delle sei terapie correnti avrebbero scelto. Risposero 79 dottori, e 64 di loro risposero che non avrebbero mai accettato di sottoporsi a terapia con cis-platino (una delle terapie che usavano più comunemente) mentre 58 sui 79 si dissero convinti che tutte le terapie sperimentali sopra citate non erano accettabili per l'inefficacia e per l'alto livello di tossicità della chemioterapia» (Philip Day, «Cancer: Why we're still dying to know the truth», Credence Publications, 2000).

- «I noti e pericolosi effetti collaterali di questi farmaci sono diventati la quarta causa di morte, dopo l'infarto, il cancro e il colpo apoplettico» (Journal of the American Medical Association, 15 aprile 1998).

- «Il dottor Hardin Jones, docente all’University of California, dopo aver analizzato decenni di statistiche sulla sopravvivenza da cancro, è giunto a questa conclusione: “Quando non curati, i pazienti non peggiorano, e magari migliorano”». Queste scomode conclusioni del dottor Jones non sono mai state confutate (Walter Last, «The Ecologist», marzo-aprile 1998).

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