RUOLO DELLA VITAMINA A NEI DISTURBI RIPRODUTTIVI SESSUALI.

18-06-2019

La vitamina A ha un ruolo importante nel processo riproduttivo e nella formazione completa dell'identità sessuale. Probabilmente nessun apparato riproduttivo dell'organismo funzionerebbe se alla sintesi degli ormoni sessuali non partecipasse la vitamina A. Esperimenti su animali ed esseri umani negli ultimi trent'anni hanno fornito a ricercatori di ogni nazionalità una massa importante di dati, indicanti un legame diretto tra vitamina A, sviluppo sessuale e riproduzione. Nei primi anni '50 il dottor A. Narpozzi studiò l'effetto di varie vitamine su uomini sofferenti in varia misura di insufficienza spermatica, carenza che può portare spesso alla sterilità. In un articolo apparso su una pubblicazione medica italiana, la Rivista di Ostetricia e Ginecologia (maggio 1954), il dottor Narpozzi riferisce che la vitamina A, quando è somministrata con la vitamina E, riporta la spermatogenesi a livelli normali.
Negli anni '70 il dottor Birthe Palludan di Copenhagen mostrò come una carenza indotta di vitamina A nei maiali poteva arrestare o ridurre la produzione di sperma. Descrivendo l'esperimento su Nature, il dottor Palludan nota che la somministrazione di vitamina A a un maiale che ne era carente, produsse una completa normalizzazione della spermatogenesi nel giro di tre mesi. Il dottor Thomas Moore del Dunn Nutritional Laboratory di Cambridge, in Inghilterra, afferma che ratti, topi e cavie carenti di vitamina A avevano testicoli di dimensioni ridotte, raggrinziti e flaccidi. Come negli studi del dottor Palludan sui maiali, gli animali-cavia del dottor Moore reagirono positivamente al trattamento con vitamina A. Il dottor Moore, inoltre, affermava che lo stato degli organi genitali delle femmine dipende anch'esso dal buon rifornimento di vitamina A, osservando come la carenza di questa porti nella femmina al rifiuto della copula, al mancato concepimento o all'aborto. Nei ratti da esperimento, anche quando la femmina carente di vitamina A concepisce, incontra grandi difficoltà, come gestazione prolungata, parto difficile o morte del feto. Inoltre, nel feto possono riscontrarsi anoftalmia (assenza degli occhi), palatoschisi e altri difetti congeniti degli occhi o del cuore. L'organismo converte il colesterolo in ormoni sessuali (estrogeni femminili e androgeni maschili) e la vitamina A è necessaria per attivare due dei molti meccanismi coinvolti in tale trasformazione.
Altre ricerche, condotte dalla dottoressa Jennings, su ratti maschi e femmine hanno dimostrato una relazione diretta tra le riserve di vitamina A e la produzione di ormoni sessuali. Tali ricerche evidenziarono anche che, col graduale aumento della carenza di vitamina A, la produzione di ormoni sessuali diminuiva. Iniezioni di vitamina A ricostituivano rapidamente gli ormoni necessari. I ratti maschi mostravano le stesse caratteristiche degli animali delle precedenti ricerche di Palludan e Moore. La dottoressa Jennings riferì che "un'avanzata carenza nel topo maschio equivale virtualmente alla castrazione ed è associata a cambiamenti degenerativi dell'epitelio germinale dei testicoli e alla produzione di spermatozoi anormali". Tuttavia, anche se carenti di vitamina A, ma trattati con un'iniezione di testosterone (il più potente ormone maschile), non mostrano nessuna degenerazione dei testicoli e nessuna diminuzione della produzione di sperma. 
Questi risultati indicarono come la causa del deterioramento fosse l'assenza di ormoni dovuta all'avitaminosi. La dottoressa Jennings sottolineò inoltre la necessità, per i diabetici, di prendere la vitamina A come vitamina preformata, cioè come supplemento naturale di olio di fegato di pesce. Per ragioni sconosciute, i diabetici non sono in grado di trasformare il carotene, che si trova in abbondanza nelle carote e nelle verdure, in vitamina A, completamente formata quale si trova appunto nel fegato di pesce. La tendenza dei diabetici alla carenza di vitamina A può spiegare uno dei pericoli di tale malattia: l'impotenza. Secondo un articolo del dottor Alan Rubin l'incidenza dell'impotenza nei diabetici di sesso maschile è cinque volte maggiore che in pazienti non diabetici. Come osserva la dottoressa Jennings, la vitamina A è essenziale per la sintesi degli ormoni sessuali, cosicchè l'impotenza nei diabetici è probabilmente collegata all'incapacità di trasformare il carotene in vitamina A e alla conseguente diminuzione della produzione di ormoni maschili.

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