ZENZERO: IL PICCANTE CHE RISANA.

05-04-2019

Non c’è Paese orientale che non conosca l’uso dello zenzero. E con ragione: è infatti una delle spezie più versatili sia in cucina che in fatto di salute. Ben lo sanno in Cina e in India che lo aggiungono spesso ai loro piatti, non solo per insaporirli, ma anche per promuovere il proprio benessere. Ma non solo; nel Nord America è usanza bere una sorta di soft drink denominato Ginger Ale che oltre a essere molto gustosa, aiuta a prevenire mal d’auto e problemi digestivi. Mentre in Giappone lo utilizzano più spesso nelle preparazioni caramellate insieme a pesce o molluschi. In qualunque modo si scelga di consumarlo, è certo che lo zenzero vanta numerose proprietà salutistiche. In Cina, per esempio, si usa tradizionalmente per prevenire malattie influenzali, ma è sfruttato in tutto l’oriente per le sue virtù digestive e antinausea. Quest’ultimo effetto sembra essere utile qualsiasi sia la sua origine: gravidanza, chinetosi, chemioterapia eccetera. Tuttavia, pare debba essere assunto con precauzione dalle persone che soffrono di ulcera gastrica e calcoli biliari. Marcato anche l’effetto antidiarroico, sfruttato soprattutto dalle popolazioni povere, ma utilissimo anche per noi. Gli impacchi di zenzero, invece, riducono dolori - compresi mal di testa e mal di denti - febbre, raffreddore, influenza e problemi circolatori. Per chi invece si sente sempre stanco e apatico, sembra essere d’aiuto una gustosa tisana a base di zenzero fresco. Tisana che, tra l’altro, aiuta anche in caso di pasti abbondanti o cibi difficili a digerire.
Secondo recenti studi condotti dal Laboratorio di Alimenti e Biodinamica della Nagoya University Graduate School of Sciences Bioagricultural del Giappone, gli effetti isolati di alcune specie di zenzero tra cui il gingerolo e la curcumina hanno mostrato un potente effetto citotossico contro alcuni tipi di tumori. Il Dipartimento di sperimentazioni terapeutiche presso l’Università del Texas ha messo in evidenza un ruolo neuroprotettivo attivo contro numerose malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, la malattia di Parkinson, la sclerosi multipla, il tumore cerebrale e la meningite. Questo spiega come mai nel subcontinente asiatico, dove il consumo di zenzero è particolarmente elevato, tali malattie siano in numero nettamente inferiore rispetto all’Occidente. Non da meno è lo studio condotto dal Department of Cell Biology and Anatomy, dell’Università dell’Arizona, che ha rilevato marcati effetti antinfiammatori dei composti derivati dal rizoma di zenzero, in particolare nell’inibizione della produzione di fattori implicati nella necrosi tumorale. Infine, ricordiamo l’azione protettiva sullo stomaco, rilevata attraverso uno studio condotto su modello animale. Ad alcuni ratti sono stati somministrati acido salicilico e altre sostanze nocive per lo stomaco in maniera da causare lesioni a livello gastrico. I ratti che assumevano lo zenzero hanno ottenuto una protezione marcata (circa l’85%) della mucosa dello stomaco. Ecco, quindi, come una semplice spezia, se utilizzata quotidianamente in cucina, oltre a rendere i piatti più gustosi può aiutare a prevenire tutta una serie di disturbi, più o meno seri.

 

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1002/ijc.20175

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