VITAMINA E PER PREVENIRE DISTURBI NEUROLOGICI.

11-07-2017

La vitamina E svolge un ruolo fondamentale nel sistema nervoso umano e in quello di molte specie animali: l'insufficiente apporto di questa sostanza provoca infatti varie neuropatie che guariscono o regrediscono con la sua somministrazione. Gli individui più soggetti alle carenze di tocoferolo sono coloro che hanno problemi cronici di assorbimento dei grassi, che soffrono di epatopatie croniche e di mucoviscidosi. Sempre più spesso ai soggetti che potrebbero essere colpiti da neuropatie si somministrano a scopo preventivo dosi a volte molto elevate di questa vitamina. Le malattie che provocano problemi di malassorbimento a livello intestinale e quindi possibili carenze di vitamina E sono: l'atresia biliare, le sindromi da colestasi intraepatica, la cirrosi biliare primaria, l'abetalipoproteinemia, la sindrome da intestino corto, la proliferazione di alcuni batteri nell'intestino, la mucoviscidosi, la lipodistrofia intestinale, la sclerodermia intestinale, la pancreatite cronica e le enteropatie causate dall'intolleranza al glutine. In tutti questi casi può essere utile una terapia a base di vitamina E che, comunque, varierà a seconda del disturbo. Più giovane è il soggetto a cui la si somministra, migliori sono i risultati che se ne possono ottenere. Tra i sintomi di queste malattie, quelli di origine neuromotoria sono: la debolezza muscolare, i movimenti anomali degli occhi, la perdita dei riflessi, il restringimento del campo visivo, la difficoltà di deambulazione e la riduzione della massa muscolare. Il tocoferolo sarebbe inoltre in grado di bloccare il progredire del morbo di Parkinson che attualmente affligge milioni di persone nel mondo.
Alcuni ricercatori stanno conducendo uno studio a lungo termine per verificare se la vitamina E, associata al farmaco Deprenyl, possa alleviare i sintomi di questa malattia. Si sta indagando anche sul possibile ruolo di questa sostanza nella terapia dell'epilessia: nel corso di parecchi studi si è constatato infatti che i bambini epilettici presentano livelli molto bassi di vitamina E e che la sua somministrazione consente di ridurre il numero delle crisi convulsive. Il tocoferolo si è rivelato inoltre utile in un'altra neuropatia, la discinesia tardiva, provocata dall'uso prolungato di farmaci neurolettici (tranquillanti usati per limitare i comportamenti psicotici): nel corso di uno studio pilota la somministrazione di 400 - 1.200 U.I. di vitamina E al giorno provocò una riduzione del 43% dei movimenti involontari dei partecipanti.

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