FOSFORO: MINERALE INDISPENSABILE PER I PROCESSI METABOLICI.

21-04-2016

Il fosforo è un elemento che svolge un ruolo di primaria importanza nei processi metabolici del nostro organismo: in forma di fosfato è uno dei protagonisti indispensabili del processo di mineralizzazione delle ossa delle quali è uno dei componenti principali; in forma di fosfolipidi - fosfatidilcolina o lecitina - è uno dei principali componenti delle membrane cellulari, le quali garantiscono l'integrità della cellula, ne definiscono la struttura e mediano tutti gli eventi che hanno luogo all'interno e all'esterno della cellula. L'integrità dei tessuti, l'elaborazione e la memorizzazione delle informazioni biologiche, la comunicazione cellulare e la produzione di energia sono i processi biologici fondamentali e il fosforo ne è un elemento chiave. Contenuto in molti alimenti, soprattutto in forma di fosfato, il fosforo è di solito presente in quantità sufficiente nei regimi alimentari normali e gli stati carenziali da insufficiente apporto sono quindi poco presenti. Latte e latticini sono gli alimenti che ne sono più ricchi, ma anche carne, pesce, pollame, verdura, uova ecc. ne contengono una certa quantità. Il fosforo è presente nella catena alimentare o in forma di fosfati inorganici o in forma organica (legato al carbonio), come nella lecitina.
Le carenze di fosforo sono rare, ma possono presentarsi e, visto il suo importante ruolo, interessano tutto l'organismo: sintomi delle forme più leggere sono stanchezza, debolezza, ridotta capacità di concentrazione ecc; mentre quelli degli stati carenziali più gravi possono essere convulsioni, coma e, infine, morte. In questi casi è ovviamente richiesto l'intervento del medico. I soggetti che maggiormente rischiano di essere carenti di questo importante minerale sono i diabetici in cura per la chetosi; chi soffre di nefropatie che comportano l'eliminazione di eccessive quantità di fosforo attraverso le urine; chi ha problemi di malassorbimento intestinale (chi è affetto dalla malattia di Crohn, dalla sindrome celiaca, dalla sindrome dell'intestino corto e chi ha subìto danni da radiazioni all'intestino); soggetti fortemente denutriti, gli alcolisti e gli alcolisti che seguono terapie di disintossicazione. Molti antiacidi, prescritti contro l'ulcera peptica e la gastrite contengono magnesio e alluminio che si legano ai fosfati, impedendo all'organismo di assimilarli. Sono stati infatti individuati molti casi di grave carenza di fosforo tra chi usa spesso questi farmaci per periodi compresi tra i 2 e i 12 anni. Particolarmente gravi da questo punto di vista sono le condizioni degli alcolisti che usano antiacidi.

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