SPIRULINA: L’ALGA CHE AIUTA A RITROVARE LA SALUTE.

01-02-2016

La spirulina è un’alga verde-blu, fotosintetica, filamentosa, spiraliforme e monocellulare. Ricca di sali minerali e della maggior parte degli oligoelementi (ma praticamente priva di iodio), contiene numerose vitamine, tra le quali spicca la B-12, difficilmente reperibile negli alimenti vegetali, e i carotenoidi. Il contenuto proteico della spirulina varia tra il 50 e il 70% del suo peso secco, percentuale da considerare eccezionale tra i microrganismi. Dal punto di vista qualitativo, le proteine della spirulina sono complete, poiché sono presenti tutti gli aminoacidi, che formano il 47% del peso totale delle proteine. Recentemente è stata riscontrata anche la presenza di acido gamma-linolenico (GLA) e di acido eicosapentaenoico (EPA). L’importanza di questi acidi grassi è dovuta al loro sviluppo biochimico: sono infatti precursori di prostaglandine, leucotrieni e trombossani, mediatori chimici delle reazioni infiammatorie e immunitarie.

COADIUVANTE NEL CONTROLLO DEL PESO CORPOREO

L’assunzione di un grammo di spirulina corrisponde a 3,9 calorie e mostra un alto grado di digeribilità (95%). Nei programmi di controllo del peso, la spirulina ha le funzioni di rispondere all’incremento del fabbisogno proteico e di indurre un senso di sazietà. La spirulina mantiene il glucosio ematico a livelli adeguati, grazie alla presenza di polisaccaridi facilmente utilizzabili, che prolungano la sensazione di sazietà. Inoltre, il contenuto aminoacidico, in particolare la presenza di fenilalanina e di tirosina, che contribuiscono a influenzare i meccanismi che regolano l’appetito, favorisce la perdita del peso e una migliore tolleranza dei programmi dietetici. La spirulina è la più ricca fonte nutrizionale di provitamina A e vitamina B-12. La presenza di ferro, selenio, metionina, manganese, delle vitamine del gruppo B (B-1, B-12, B-3, B-6, B-12) e della vitamina E fornisce un importante sostegno per l’organismo durante i programmi di riduzione del peso corporeo.

AZIONE IPOCOLESTEROLEMICA E CARDIOPROTETTIVA

Alcuni studi hanno mostrato che il consumo di spirulina per 4 settimane riduce i livelli di colesterolo nell'uomo del 4,5% e diminuisce in maniera significativa il peso corporeo dopo 4 settimane. Questi studi non riportano variabili biochimiche (ematocrito, leucociti, tasso di sedimentazione) ed effetti collaterali. La riduzione del tasso di colesterolo sembra parzialmente dovuta all'alto contenuto in acido gamma-linolenico. In un recente studio condotto su soggetti anziani, è stato documentato che la spirulina ha un effetto favorevole su profilo lipidico, variabili immunitarie, nonchè capacità antiossidanti. In un altro studio sull'uomo condotto su 36 soggetti, la supplementazione di spirulina per 6 settimane ha mostrato un effetto ipolipemizzante, in particolare sulle concentrazioni di trigliceridi e di colesterolo LDL, ma indirettamente sui valori di colesterolo totale e HDL. Ha mostrato anche di ridurre pressione sanguigna sistolica e diastolica. In uno studio clinico è stata documentata una diminuzione nel rapporto LDL-HDL in 15 pazienti diabetici a cui era stata somministrata spirulina.

AZIONE ANTIVIRALE E IMMUNOSTIMOLANTE

Alcuni ricercatori hanno valutato l’attività antivirale dell’estratto secco di spirulina su diversi ceppi virali che ha mostrato un’effettiva azione inibitoria nel 50% dell’Herpex simplex virus di tipo 2 e del citomegalovirus umano. L’infezione da Herpex virus è stata inibita agli eventi iniziali del ciclo virale (Hernandez-Corona, 2002). E’ ben documentato che la spirulina abbia proprietà antinfiammatorie mediante l’inibizione del rilascio di istamina dai mastociti. In un recente studio in doppio cieco, la somministrazione di spirulina ha mostrato la riduzione dei sintomi (muco nasale, starnuti, congestione e prurito nasale) in pazienti con rinite allergica.

AZIONE EPATOPROTETTIVA E DETOSSICANTE

Studi messicani riportano gli effetti positivi di quest’alga in caso di compromissione dell’attività epatica da agenti tossici (per esempio abuso d’alcol), o da patologie quali l’epatite. Alcuni ricercatori hanno integrato la dieta di alcune cavie con spirulina, alle quali erano stati precedentemente indotti disturbi epatici con simvastatina, diete ipercolesterolemiche e alte dosi di alcol. Dopo 2 settimane di somministrazione, è stata osservata una riduzione del 40% dei lipidi totali e del 50% dei trigliceridi. Oltre all’effetto protettivo, la somministrazione dell’alga ha prodotto un significativo aumento, circa il 45%, del colesterolo HDL (Ble-Castillo JL, 2002). In uno studio placebo-controllo su 41 pazienti con intossicazione cronica da arsenico, la somministrazione di estratto di spirulina (250 mg) più zinco (2 mg) 2 volte al giorno ha mostrato il miglioramento delle manifestazioni cutanee e la riduzione del contenuto di arsenico nelle urine e nei capelli.

 

http://agris.fao.org/agris-search/search.do?recordID=US8706945

https://lipidworld.biomedcentral.com/articles/10.1186/1476-511X-6-33

https://www.zentrum-der-gesundheit.de/pdf/spirulina-gruende-einnahme-ia-14.pdf

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12406511

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18714150

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