ZUCCA: UNA GRANDE AMICA DELLE ARTERIE (E NON SOLO).

31-12-2016

Nel corso della storia sono stati fatti usi diversissimi di questo vegetale. Ad esempio, Giona, il profeta della Bibbia, fece ricorso a una pianta di zucca per proteggersi il capo ed evitare un’insolazione. I Romani usavano la zucca, addolcendola con il miele, per facilitare la digestione delle enormi quantità di carne che mangiavano durante i loro celebri banchetti. In alcune regioni del Mediterraneo, certi tipi di zucca a forma di bottiglia, una volta essiccati, vengono usati come recipienti. In Nord America la zucca è un cibo apprezzatissimo e perfino un oggetto di culto: la festa di Halloween (il giorno di Ognissanti) si potrebbe dire che faccia tutt’uno con questo bizzarro vegetale che, una volta svuotato e intagliato, viene utilizzato come maschera o come lanterna, assumendo il classico aspetto macabro. Nonostante la forma curiosa e bitorzoluta a seconda dei vari tipi, la zucca racchiude in sé un tesoro di proprietà medicinali, che pochi fino ai nostri giorni hanno saputo apprezzare. La particolare composizione della sua polpa ne fa uno dei migliori alimenti per mantenere la salute delle nostre arterie, ma anche un rimedio per molte altre applicazioni dietoterapiche. L’alto valore nutritivo della polpa rossiccia della zucca è dovuto a ciò che contiene e anche a ciò che non contiene: si tratta infatti di uno degli alimenti più poveri di grassi e di sodio (sale), nemici dichiarati delle arterie e del cuore. Il contenuto di sostanze nutritive della polpa di zucca è assai ridotto: 6% di carboidrati, 1% di proteine e quasi nessun grasso, e tuttavia grandi quantità di beta-carotene e di minerali come il potassio e il calcio. E’ notevole anche il suo contenuto di fibre solubili, che procurano una sensazione di appagamento dell’appetito: nonostante il suo scarso apporto calorico e nutritivo, la zucca ha un discreto effetto saziante, forse dovuto alla sua consistenza e alla sua ricchezza di fibre solubili. Tutti i tipi di zucca presentano le stesse proprietà ipotensive, diuretiche, lassative e preventive contro il cancro. Le loro indicazioni sono:

- IPERTENSIONE ARTERIOSA: la zucca contiene pochissimo sodio e molto potassio. Le diete ricche di sodio favoriscono l’ipertensione arteriosa, mentre un’alimentazione ricca di potassio previene l’ipertensione e le sue conseguenze negative (trombosi cerebrale o apoplessìa). La maggior parte del sodio ingerito quotidianamente proviene dal sale con cui si condiscono gli alimenti. Ma anche gli alimenti stessi contengono sodio in quantità variabili e contribuiscono così all’ingestione giornaliera totale di questo minerale. La zucca è un alimento ideale per gli ipertesi, non solo per il suo scarsissimo contenuto di sodio, ma anche per il suo grande apporto di potassio; l’azione salutare esercitata dalla zucca contro l’ipertensione è dovuta infatti al suo quoziente Na/K (sodio/potassio), uno dei più bassi in assoluto. Gli ipertesi possono mangiare zucca tutti i giorni, preparata in qualsiasi modo, ma senza aggiungervi sale per poterne sfruttare le proprietà benefiche. E’ molto adatta anche la cura di un giorno a base di purè di zucca.

- MALATTIE DELLE CORONARIE E ARTERIOSCLEROSI: per i suoi bassissimi livelli di grassi e di sodio e per la sua ricchezza di beta-carotene, che protegge le pareti delle arterie, la zucca è indicata per la dieta di chi vuole curare le proprie arterie. Chi soffre di angina pectoris o chi ha avuto un infarto dovrebbe mangiare zucca almeno tre volte alla settimana.

- MALATTIE RENALI: la zucca esercita una blanda azione diuretica sui reni, aumentando la produzione dell’urina e favorendo l’eliminazione dei liquidi dell’organismo. Si consiglia in caso di malattie infiammatorie renali (nefrite e glomerulonefrite), edemi (ritenzione di liquidi) e, in generale, in ogni caso di insufficienza renale, quando cioè i reni non sono in grado di assolvere in modo soddisfacente alla loro funzione di produrre urina.

- MALATTIE GASTRICHE: grazie alla sua ricchezza di sali minerali, la polpa della zucca riesce a neutralizzare l’eccesso di acidità nello stomaco. Inoltre, esercita un’azione emolliente (calmante) e protettiva sulla mucosa gastrica. La zucca, specialmente sotto forma di purè con bevanda di avena è molto indicata in caso di dispepsia (cattiva digestione), pirosi (acidità di stomaco), gastrite e, ovviamente, ulcera gastroduodenale, per la quale, nella fase acuta della malattia, risulta particolarmente efficace una dieta a base di purè di zucca con patate e avena.

- STITICHEZZA: la zucca è sempre consigliata in caso di stitichezza o di cattivo funzionamento dell’intestino (eccesso di fermentazione o putrefazione), per la sua blanda azione lassativa, seguita da un effetto emolliente sul tubo digerente. Le fibre della zucca infatti sono di tipo solubile e agiscono come un blando lassativo, che non irrita l’intestino.

- MALATTIE DEGLI OCCHI: la zucca è ricca di beta-carotene, perciò è indicata in caso di diminuzione dell’acuità visiva o di disturbi della vista causati da disfunzioni della retina. Oggi sappiamo che il consumo di frutta e ortaggi ricchi di beta-carotene, soprattutto quando questi alimenti contengono anche buone quantità di potassio come la zucca, previene la formazione di cataratte del cristallino. Questo effetto è stato dimostrato da uno studio compiuto dall’Università di Harvard (Stati Uniti), in cui si è dimostrato che le donne che consumavano molte zucche, spinaci e patate dolci non erano affette da cataratte.

- PREVENZIONE DEL CANCRO: la zucca contiene tre delle sostanze vegetali che secondo le più recenti ricerche scientifiche esplicano la maggiore azione anticancerogena: beta-carotene, vitamina C e fibre vegetali. E’ piuttosto difficile incontrare in un solo alimento questi tre fattori molto efficaci nella prevenzione del cancro, perciò la famiglia delle zucche insieme a quella dei cavoli, costituisce l’alimento dalla maggior azione anticancerogena. Zucche e cavoli non dovrebbero mai mancare sulla tavola di chi è esposto a un alto rischio di cancro. Ma il consumo di zucca può portare benefici anche alle persone a cui è stato già diagnosticato un tumore o a chi sta seguendo una cura per combattere la malattia. Una ricerca compiuta nel Hyogo College (Giappone) ha dimostrato che le cavie, a cui erano state somministrate sostanze cancerogene, nutrite con un particolare tipo di zucca, detto zucca di San Rocco o “con il collo”, presentavano la metà dei casi di cancro al colon rispetto a quelle nutrite con una dieta normale. Questo esperimento conferma la capacità di alcuni alimenti vegetali, come questo tipo di zucca, di neutralizzare l’azione delle sostanze cancerogene.

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