MELE: 10 COSE CHE (FORSE) NON SAPETE.

02-12-2016

La mela è uno dei frutti più comuni, tanto che ci sembra di conoscerlo da sempre e che non possa più offrire tante sorprese. Invece, grazie alle sue particolarità botaniche e alla sua lunga storia, che ha lasciato tracce nelle vicende e dei miti di molti popoli, nasconde segreti, simbolismi e curiosità. Lo sapete, ad esempio, che sotto certi aspetti una mela è molto più complessa di un essere umano, che esistono varietà dalla polpa rossa come quella di un’anguria o che quella di Eva, a ben guardare, forse non era proprio una mela? Ecco le 10 curiosità sulle mele:

1. NE ESISTONO MIGLIAIA DI VARIETA’: di solito ci orientiamo verso le due-tre qualità che ci piacciono di più ma è bene sapere che al mondo esistono più di 7mila tipi diversi di mele. Solo in Italia se ne trovano più di mille, spesso presenti solo in una regione o in una specifica vallata. Non tutte però si possono mangiare: quelle considerate completamente commestibili sono in tutto circa 250.

2. LE VARIETA’ PIU’ ECCENTRICHE (E QUELLE MENO): le numerose selezioni hanno portato alla comparsa di mele come la Red Love, dalla polpa rossa simile a quella dell’anguria, la Paradis Sparkling, dalla polpa che ha un effetto ”effervescente” e la Pippin, dalla buccia candida ma dal gusto amaro. Presto arriverà sul mercato anche una mela a polpa rossa tutta italiana. Tra le varietà più diffuse al mondo troviamo invece le Red e le Golden Delicious, le Granny Smith, le Fuji e le Royal Gala.

3. UNA ROSA CON UN ALTRO NOME: per quanto possa apparire a prima vista improbabile, la mela è parente abbastanza stretta della rosa. La famiglia Rosaceae comprende, oltre a meli e rose, albicocchi, ciliegi, mandorli e peri.

4. QUELLA DI EVA? NON ERA UNA MELA: non c’è niente nella Bibbia che faccia pensare che il pomo rubato da Eva nel giardino dell’Eden fosse proprio una mela. In latino, però, la parola ”mălum”, che significa “male”, è molto simile a “mālum”, “mela”. È forse per questo che i pittori hanno iniziato a dipingere l’Albero della Conoscenza come un melo e la popolazione a considerarla un frutto “peccaminoso”.

5. CONSERVATELE NELLA CARTA: se volete conservare a lungo le mele è meglio avvolgerle una per una nella carta da giornale in modo da isolarle. I pomi hanno infatti la capacità di accelerare la maturazione reciproca (e di tutta la frutta con cui vengono in contatto). Se invece le mele sono troppo acerbe, basta appoggiarle vicino a delle patate: matureranno molto più velocemente.

6. NON SI POSSONO CONGELARE CRUDE: una mela intera lasciata nel freezer si trasformerà con tutta probabilità, una volta scongelata, in una poltiglia scura e molto poco invitante. Le mele infatti, come le pere e le pesche, tendono ad annerire se congelate. Si può provare a eliminare il problema tagliandole a fette e cospargendole di limone ma il consiglio migliore è quello di cuocerle o utilizzarle per qualche ricetta, riponendo poi gli avanzi nel congelatore.

7. SONO COMPOSTE PER UN QUARTO DI ARIA: le mele saziano molto e sono molto indicate nelle diete, anche perché sono leggere: sono composte per il 25% del loro volume da aria (e contengono anche un’alta percentuale di acqua). È per questa ragione che, al contrario delle pere, che hanno una densità maggiore, galleggiano molto facilmente.

8. UN GENOMA INCREDIBILE: nel 2010 la Fondazione Edmund Mach-Istituto Agrario di San Michele all’Adige ha decodificato il genoma di una Golden Delicious. Scoprendo che questa comune mela può vantare 57 mila geni, il numero più alto tra le piante analizzate finora. Per avere un confronto, l’essere umano ne ha 30mila.

9. DAI BOSCHI DEL KAZAKISTAN: l’analisi del patrimonio genetico ha portato i ricercatori a scoprire che le mele sono originarie dei boschi tra la Cina e il Kazakistan, dove sono state coltivate la prima volta tra i 3mila e i 4mila anni fa. Non a caso una delle principali città del Kazakistan è Almaty, ovvero “il luogo delle mele”.

10. SIMBOLO DI LUNGA VITA: la mela è presente in molte miti e non fa sempre una bella figura. Simbolo del peccato nella tradizione cristiana, nell’antica Grecia è legata alla dea della Discordia, la cui mela d’oro scatena addirittura, attraverso una lunga catena di eventi, la guerra di Troia. Il suo riscatto è però nella mitologia nordica, dove la dea Iðunn offre mele agli altri dei in modo da garantire loro la vita eterna. Ed è per questo simbolo di giovinezza e rinascita.

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