TROPPO SALE NELLA DIETA PUO’ DANNEGGIARE IL FEGATO.

10-05-2016

E’ noto che il consumo eccessivo di sale è collegato ad alta pressione sanguigna. Ora, un nuovo studio suggerisce che potrebbe anche portare a danni al fegato negli adulti e negli embrioni in via di sviluppo. La maggior parte del sale che assumiamo proviene da alimenti trasformati e cibi preparati nei ristoranti. Il nuovo studio, condotto dalla Jinan University di Guangzhou, in Cina, è stato pubblicato nel Journal of Agricultural and Food Chemistry. Il nostro corpo ha bisogno di sale (il nome chimico è cloruro di sodio) per svolgere funzioni essenziali. Ad esempio, ioni di sodio aiutano a controllare il trasporto di acqua e trasportare impulsi elettrici nei nervi. L’assunzione media giornaliera di sodio e più di oltre 3.400 mg - più del doppio del limite di 1.500 mg raccomandati dalle linee guida dietetiche.
Studi precedenti hanno già suggerito che troppo sodio può danneggiare il fegato. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno voluto osservare più in dettaglio cosa accade a livello delle cellule. Il team ha effettuato esperimenti in cui topi adulti venivano alimentati con una dieta ad alto contenuto di sale ed ha esposto embrioni di pollo a un ambiente salato. I risultati hanno mostrato che troppo sodio ha portato ad una serie di cambiamenti nel fegato - come cellule deformi, più alti tassi di morte cellulare e tassi più bassi di divisione cellulare - tutti danni collegati alla fibrosi epatica. La fibrosi epatica si sviluppa quando vi è un eccessivo accumulo di proteine della matrice extracellulare come il collagene che supporta le funzioni delle cellule del fegato, come abbattere le cellule vecchie e danneggiate e metabolizzare i grassi per produrre energia.
I ricercatori suggeriscono che il meccanismo attraverso il quale troppo sale può causare danni al fegato e fibrosi, sia negli adulti che nello sviluppo degli embrioni, è attraverso lo stress ossidativo che si verifica quando l’equilibrio tra la produzione di specie reattive dell’ossigeno (radicali liberi) e antiossidanti è turbato a favore del primo. Tale squilibrio può aumentare le cellule infiammatorie e promuovere la morte delle cellule del fegato, con conseguente progressiva fibrosi. Tuttavia, il team ha anche scoperto che il trattamento delle cellule del fegato danneggiate con la vitamina C - un antiossidante - sembra contrastare alcuni dei danni causati dal consumo eccessivo di sale.

 

http://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.jafc.5b05897

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