INSALATA: UN APERITIVO PERFETTO PER LA SALUTE.

21-12-2015

Alcuni ricercatori dell'Università di Oxford (Inghilterra) hanno dimostrato, con una approfondita ricerca epidemiologica, che consumare un piatto di insalata al giorno riduce di circa il 26% la mortalità da infarto del miocardio. Quasi tutti gli ortaggi o le verdure crude, purchè siano maturi e teneri, sono adatti per preparare un'insalata. Fanno eccezione i tuberi (patata, batata, manioca ecc), che non devono essere consumati crudi. Così, per esempio, sono ottime insalate:

- foglie: lattuga, scarola, indivia ecc;
- frutti: pomodoro, cetriolo, peperone, avocado ecc;
- fiori: cavolfiore, broccolo, carciofo;
- fusti: asparago, sedano ecc;
- radici: carota, barbabietola rossa ecc;
- bulbi: cipolla, aglio, finocchio ecc.

Le insalate possono essere arricchite con frutta secca (semi di girasole, noci, mandorle ecc.), legumi cotti o cereali (mais, riso ecc.) preparati in vari modi: così aumenta il valore nutritivo e le insalate diventano veri e propri piatti forti. Esistono molti modi per condire un'insalata, ma dal punto di vista nutrizionale i condimenti migliori sono:

- Olio, preferibilmente extravergine d'oliva.
- Sale: rende l'insalata più saporita, anche se non è indispensabile, perchè le verdure e gli ortaggi sono ricchi di sali minerali. Il sale raffinato (cloruro di sodio) è sconsigliato: è preferibile usare quello marino integrale (contiene anche potassio e magnesio) o usare piuttosto aglio, sedano o altri vegetali (contengono potassio e altri minerali).
- Limone, che grazie alla vitamina C e ai suoi acidi organici evita l'ossidazione e favorisce la conservazione delle vitamine e dei minerali contenuti negli ortaggi, e facilita l'assimilazione del ferro e di altri minerali.
- Erbe aromatiche.

L'aceto non è una buona alternativa al limone; infatti, anche se la sua acidità favorisce la conservazione degli ortaggi, è privo di vitamine e non esercita azione antiossidante. Le salse a base di grassi vegetali idrogenati di solito contengono acidi grassi transgenici, che favoriscono l'arteriosclerosi, e molti additivi poco salutari. Quando consumarle? Nella prima metà del secolo scorso, Bircher-Benner, medico svizzero di straordinaria esperienza, studiò le proprietà degli alimenti crudi e vivi e creò una vera e propria scuola dietetica, che ebbe una grande influenza in Europa e continua ad averla. Bircher-Benner giunse alla conclusione che:

- per mantenersi in buona salute è necessario consumare almeno un piatto al giorno di insalata a base di verdure e di ortaggi crudi;
- il momento migliore per prendere l'insalata è all'inizio del pasto principale.

In questo modo i pregi dell'insalata all'inizio del pasto saranno:

- Apporto di enzimi digestivi, presenti unicamente negli alimenti vivi, che facilitano la digestione di altri alimenti più ricchi di proteine, carboidrati e grassi.
- Evitare la leucocitosi digestiva, cioè l'infiammazione che si produce nell'intestino quando si comincia il pasto con alimenti cotti.
- Procurare una maggiore sensazione di sazietà rispetto a quella data dagli alimenti cotti più ricchi di calorie, perciò si consiglia specialmente nelle diete dimagranti o di mantenimento del peso.

In molti paesi in via dei sviluppo spesso gli ortaggi sono annaffiati con acque residuali e vengono così contaminati con i microrganismi trasmessi dalle feci, come il vibrione del colera. Per disinfettare le verdure crude è molto efficace il succo di limetta: se si lascia la lattuga o il cavolo per cinque minuti nel succo di limetta, tutti i bacilli del colera vengono eliminati e le verdure si possono consumare con sicurezza.

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