COLESTEROLO ALTO? COLPA DEGLI ZUCCHERI E NON DEL GRASSO.

26-10-2015

Colesterolo alto? Altro che grassi, le ultime scoperte danno l’intera colpa allo zucchero. Una recente ricerca scientifica smentisce affermazioni mediche di lungo corso: carboidrati in eccesso e lo zucchero sono i principali responsabili dell’aumento del colesterolo oltre che del peso. Questo è il motivo per cui il bilanciamento dei livelli di zucchero nel sangue ogni giorno è così importante. Fino ad ora, se dalle analisi del sangue risulta il colesterolo molto alto, si è soliti vedersi proibiti dalla propria alimentazione cibi molto grassi. Ma in realtà, il grasso proveniente dall’alimentazione ha un’influenza minima sul colesterolo nel sangue. Anzi secondo recenti studi americani (Gary Taubes) i grassi avrebbero un ruolo positivo nella lotta al colesterolo pericoloso. Ciò che produce il colesterolo “cattivo” è piuttosto il consumo eccessivo di carboidrati in qualsiasi momento della giornata. Elevati livelli di colesterolo nel sangue, non provengono dal consumo di grasso in eccesso, ma piuttosto, dal consumo di glucosio in eccesso. E ciò non solo nel corso di una settimana o di un giorno ma anche nel caso in cui consumiamo il glucosio in eccesso in una sola seduta.
La ricerca in merito mostra cosa succede esattamente quando il corpo riceve troppi carboidrati (glucosio) in un pasto particolare. Nella fase di digestione il cibo contenente carboidrati (pasta, pane, farina, zucchero) viene scomposto in molecole di glucosio che attraversano le pareti cellulari ed entrano nel flusso sanguigno. Quando vi è un eccesso di carboidrati, un eccesso di glucosio circola nel sangue. Non avendo sufficiente insulina per mobilizzare tutto il glucosio, questo viene immagazzinato nel fegato sottoforma di glicogeno, il quale viene rilasciato quando non si mangia. Il fegato non può contenere tutto il glicogeno, e per quello in eccesso, il nostro corpo avrà tre scelte: a) convertire il glucosio in grasso corporeo, che si traduce in un aumento di peso, molto probabilmente intorno al punto vita; b) convertire il glucosio in lipidi (grassi), che rimangono nel flusso sanguigno come colesterolo e trigliceridi; c) convertire il glucosio in grasso che è immagazzinato nel fegato, portando ad una condizione nota come “fegato grasso”. Se si esagera sul glucosio ogni tanto, questo processo non è davvero così pericoloso. Ma se si mangiano regolarmente grandi quantità di glucosio in un singolo pasto, anche se si evita per il resto della giornata, il nostro corpo comincia ad adattarsi a questi grandi infusioni di glucosio con conseguenze problematiche.
In primo luogo, il vostro corpo registra che avete troppo glucosio nel sangue, così il pancreas inizia a produrre più insulina. Gli alti livelli di insulina comportano a risultati preoccupanti, tra cui l’aumento di peso, il diabete e la pressione alta. Nel frattempo, l’infiammazione prodotta dall’insulina in eccesso produce grasso corporeo. In un circolo vizioso, grasso corporeo in più crea ancora più infiammazione. L’eccesso di insulina impedisce la trasmissione del colesterolo alla cellule, permettendone la stagnazione nel flusso sanguigno. La buona notizia è che c’è una soluzione: riequilibrare il metabolismo dei carboidrati. Per migliorare il vostro colesterolo, mangiate solo una moderata quantità di carboidrati . Ognuno di noi ha esigenze individuali, ma può essere utile avere meno del 60 per cento delle calorie provenienti dai carboidrati. Preferibile scegliere i carboidrati come cereali integrali, ricchi di fibre e basso contenuto di zuccheri. Insomma, per combattere il colesterolo meglio una frittata che una briosce!

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