GLI OMEGA-3 ASSUNTI COL PESCE RIDUCONO IL RISCHIO DI CARCINOMA ENDOMETRIALE NELLE DONNE IN POST-MENOPAUSA.

30-09-2015

Il Women’s Health Initiative Study è stato condotto negli Stati Uniti su oltre 160 mila donne tra i 50 e i 79 anni, seguite per una media di 13 anni, per verificare quali variabili di stile di vita incidessero significativamente sul rischio degli eventi clinici tipici dell’età avanzata. Questa sottoanalisi ha messo in luce che il consumo regolare (2 volte alla settimana) di pesce fresco al forno, al cartoccio, in padella (ma non fritto), che fornisce quindi acidi grassi omega-3 a lunga catena (EPA, eicosapentaenoico, DPA, docosapentaenoico e DHA, docosaesaenoico) si associa in modo lineare con una riduzione del rischio di carcinoma endometriale, compresa tra il 15 e il 23%. La diminuzione del rischio oncologico si manifesta in modo marcato però soltanto nelle donne normopeso, vale a dire con un BMI (kg/m(2)) inferiore a 25. Gli Autori interpretano il dato prendendo le mosse da due dati:

1. l’effetto di riduzione del rischio oncologico è probabilmente ascrivibile alla diminuzione dell’infiammazione sistemica mediata dai maggiori livelli circolanti di omega-3;

2. d’altro canto, nei soggetti sovrappeso/obesi proprio l’eccesso di adipe promuove e mantiene l’infiammazione sistemica e aumenta i livelli circolanti di ormoni sessuali.

Si può quindi ipotizzare che l’azione antinfiammatoria degli omega-3, nelle donne sovrappeso e obese, sia ridotta o annullata dallo stato infiammatorio già presente nell’organismo stesso.

 

http://ajcn.nutrition.org/content/101/4/824.abstract

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