NON MANGIATE TONNO IN SCATOLA, SOPRATTUTTO IN GRAVIDANZA.

13-06-2015

Le donne in gravidanza dovrebbero evitare di mangiare tonno in scatola; può contenere livelli elevati di metil-mercurio, che possono nuocere allo sviluppo del sistema nervoso del nascituro. Anche se la maggior parte del tonno chiaro inscatolato contiene una media di 0.12 parti per milione (PPM) di mercurio (considerati livelli accettabili) il 6 per cento delle scatole esaminate avevano un contenuto maggiore a 0.35 PPM con punte di 0.85 PPM. Il tonno alalunga in scatola aveva una media di 0.35 PPM. Poiché il metil-mercurio si accumula nei pesci più vecchi (e più grandi), come il tonno alalunga, tendono ad avere livelli più alti di mercurio rispetto ai pesci più giovani e più piccoli. La Food and Drug Administation raccomanda che, a causa del livello elevato di mercurio, le donne in gravidanza non dovrebbero mai mangiare:

• Pesce spada.
• Sgombro.
• Razza.

Secondo Consumer Report, lo sgombro contiene una media di 0.73 PPM di mercurio, che è inferiore a quello in alcune scatole di tonno. Le raccomandazioni correnti dell’FDA per le donne in gravidanza, donne in procinto di diventarlo e bambini, sono di mangiare massimo 250 grammi di tonno inscatolato la settimana. Non è stata fatta pubblicità al riguardo perché si crede che se assunto saltuariamente, non dovrebbe divenire una minaccia significativa.

COMMENTO

Consumare pesci sani e puliti durante la gravidanza sarebbe un’idea eccezionale, poichè i grassi animali omega-3 sono necessari per lo sviluppo completo del cervello umano durante il periodo della gravidanza ed i primi due anni di vita. I grassi omega-3, particolarmente il DHA (acido docosaesanoico), sono così essenziali per lo sviluppo del bambino che se la madre ne fosse carente, il sistema nervoso e immunitario del bambino non si svilupperebbe mai completamente potendo causare una vita intera di inspiegabili disfunzioni emozionali, dell’apprendimento e del sistema immunitario. Carenze di grassi omega-3 sono state inoltre associate coi parti prematuri. Purtroppo sorge il problema dei pesci contaminati col mercurio che, al contrario degli omega-3, può causare tanti danni al cervello. Solo negli Stati Uniti sono scaricate nell’ambiente ogni anno 40 tonnellate di mercurio a causa della combustione del carbone per generare elettricità. L’inquinamento da mercurio delle centrali elettriche a carbone si propaga attraverso l’aria, si deposita nell’acqua e riesce a penetrare nei pesci, accumulandosi particolarmente nei pesci che sono ai livelli più alti della catena alimentare. Pesci come tonno, branzino, pesce spada e halibut sono fra quelli più contaminati, ma numerose specie e migliaia di aree acquatiche sono inquinate seriamente. Di conseguenza, le donne che mangiano molto pesce durante la gravidanza, o anche una singola porzione di un pesce altamente contaminato, possono esporre il loro bambino a livelli eccessivi di mercurio. Il metallo tossico può attraversare la placenta e danneggiare il sistema nervoso in fase di veloce sviluppo, compreso il cervello.
Alcuni pesci sono particolarmente problematici per cui da evitare, come fareste con l’alcol, durante la gravidanza:

• Tranci di tonno. 
• Ostriche e frutti di mare.
• Pesce spada.
• Halibut.
• Luccio.
• Spigola.

Personalmente preferisco alici, sarde e salmone selvaggio dell’Alaska che sono quelli col più basso livello di mercurio. Ma la fonte primaria dei grassi omega-3 ormai deve derivare dai supplementi come l’olio di krill o l’olio di pesce.

 

http://usatoday30.usatoday.com/news/health/2006-06-05-tuna_x.htm

http://www.cbsnews.com/news/report-avoid-canned-tuna-if-pregnant/

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