Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

30-12-2019

Zucchero raffinato e dolcificanti artificiali, meglio starne alla larga il più possibile e cercare di limitarne il consumo. La scienza sta indagando e confermando sempre più spesso gli effetti negativi per la salute del comune zucchero bianco e dei dolcificanti artificiali. Lo zucchero sarebbe in grado di creare dipendenza come una droga. Meglio affidarsi allora ad alimenti naturali e abbandonare il più possibile i prodotti confezionati e le bibite che nascondono grandi quantità di zucchero. Ecco alcune delle principali motivazioni scientifiche per provare a fare a meno di zucchero raffinato e dolcificanti artificiali.

1. LO ZUCCHERO DANNEGGIA LA MEMORIA

Troppo zucchero e le abbuffate di dolci danneggiano la memoria. Un gruppo di ricercatori australiani dell'Università di Scienza Medica di South Wales, a Sidney, ha ipotizzato che consumare grandi quantità di zuccheri in un lasso di tempo breve può causare danneggiamenti permanenti alla nostra memoria. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica Brain Behavior and Immunity.

2. LO ZUCCHERO È TOSSICO E DANNOSO COME FUMO E ALCOL

Lo zucchero è calorico, fa aumentare la pressione, modifica il metabolismo e crea problemi al fegato. Si tratta proprio degli stessi danni provocati dal fumo e dall'alcol. Gli esperti dell'Università di San Francisco hanno messo in evidenza che i danni causati dallo zucchero sono molto simili a quelli dell'alcolismo. Lo zucchero è uno dei responsabili principali dei 35 milioni di morti all'anno per malattie come diabete e problemi cardiocircolatori.

3. LO ZUCCHERO È UN CIBO KILLER PER IL CUORE

Lo zucchero fa male al cuore, tanto che consumare troppi dolci e bevande zuccherate può triplicare il rischio di morire di malattie cardiache. A confermarlo sono gli studiosi americani del Centers for disease control and prevention di Atlanta. Sul banco degli imputati troviamo soprattutto il saccarosio, cioè lo zucchero bianco, raffinato. A parere degli esperti americani è proprio questo l'ingrediente che dovremmo eliminare dalla nostra alimentazione.

4. LO ZUCCHERO È NEMICO DELLA PRESSIONE COME IL SALE

Lo zucchero è nemico della pressione sanguigna come o forse più del sale. Gli esperti stanno infatti indagando sulla connessione tra consumo di cibi e bevande zuccherate e il manifestarsi della pressione alta. Meglio tagliare lo zucchero, anziché il sale, in caso di pressione alta? I ricercatori che si sono occupati del nuovo studio la pensano così. Probabilmente una dieta più sana in generale, basata su frutta e verdura, cereali integrali e legumi, aiuterebbe persino a prevenire l'ipertensione, proprio perché povera di ingredienti raffinati come lo zucchero.

5. METILGLIOSSALE, LO ZUCCHERO CHE DANNEGGIA IL COLESTEROLO

Il metilgliossale, uno zucchero presente ad esempio nel miele di Manuka, ma che può formarsi anche nel nostro corpo a partire dal glucosio, sarebbe in grado di trasformare il colesterolo HDL (noto come colesterolo buono) e di renderlo inefficace nei confronti del colesterolo LDL (cattivo). Secondo i ricercatori, gli alti livelli di metilgliossale nel sangue destabilizzano il colesterolo HDL facendogli perdere le sue caratteristiche "protettive" e di conseguenza facendo diventare più pericoloso il colesterolo LDL.

6. LO ZUCCHERO RAFFINATO ACCORCIA LA VITA

Lo zucchero accorcia la vita. Non solo è nemico della linea, ma anche della longevità. Secondo i calcoli della biologa Cynthia Kenyon e del team di ricercatori dell'Università di San Francisco che di recente si sono occupati di verificare il rapporto tra consumo di zucchero e longevità, l'oneroso pegno da pagare per un po' di dolcezza in più corrisponderebbe al 20% di aspettativa di vita in meno. Ecco una motivazione da non sottovalutare per limitare il consumo di zucchero raffinato.

7. LO ZUCCHERO BIANCO E I DOLCIFICANTI ARTIFICIALI SONO UGUALMENTE DANNOSI

Non soltanto il classico zucchero bianco, ma anche i dolcificanti artificiali possono risultare dannosi per la salute e innalzare la glicemia. Utilizzare dolcificanti artificiali come aspartame, saccarina e sucralosio non è una buona soluzione per evitare problemi di glicemia e soprappeso. Secondo gli esperti i dolcificanti artificiali alterano il normale metabolismo, innalzano la glicemia e in alcuni casi, in base agli esperimenti effettuati, conducono a sviluppare una condizione di pre-diabete.

8. LO ZUCCHERO CREA DIPENDENZA

Zucchero, più ne mangi e più crea dipendenza. Per molti lo zucchero può diventare quasi come una droga e generare cattive abitudini. Gli effetti negativi sono subito sotto i nostri occhi: carie, diabete, aumento di peso, innalzamento dei valori del glucosio nel sangue. Uno studio condotto dall'Oregon Research Institute e pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrition ha provato come lo zucchero sia una spinta ad abbandonarci al desiderio incontrollato di cibo molto più di quanto non lo siano i tanto demonizzati grassi.

9. LO ZUCCHERO PROVOCA OBESITA’ E DIABETE

Tutti noi dovremmo ridurre il consumo di zucchero almeno fino al 30%. Gli esperti sono ormai certi del ruolo fondamentale che lo zucchero riveste nella comparsa di patologie gravi come il diabete e l'obesità. Lo zucchero è una sostanza che si trova nascosta in molti alimenti e bevande, preferiti soprattutto da chi segue un'alimentazione a base di cibi confezionati. I medici di recente hanno lanciato un vero e proprio allarme nel paragonare lo zucchero al tabacco. Per prevenire diabete e obesità, cerchiamo di limitare molto il consumo di zucchero raffinato.

10. L'ASPARTAME E I SUOI DANNOSI EFFETTI NEUROCOMPORTAMENTALI

L'aspartame è sicuro o dannoso? Chi vuole evitare il classico zucchero bianco per motivi di dieta o di salute spesso va alla ricerca di alternative e tra i dolcificanti artificiali in commercio troviamo proprio l'aspartame. Sia l'FDA che l'EFSA reputano l'aspartame sicuro, ma secondo uno studio recente anche dosi considerate sicure di aspartame causano cambiamenti a livello neurocomportamentale, compresa la capacità di orientarsi a livello spaziale. Meglio dunque, per salvaguardare la salute, disabituarsi gradualmente al sapore dolce e seguire un'alimentazione molto più naturale, che abbandoni sempre più sia lo zucchero raffinato che i dolcificanti artificiali.

30-12-2019

Le uova sono l’alimento in assoluto, più ricco di benefici per la nostra salute. Contengono molte vitamine e minerali che sono parti essenziali di una dieta sana ed equilibrata. Di seguito è riportato un elenco di sostanze nutritive presenti nelle uova:

- Vitamina A: mantiene la pelle sana, favorisce il sistema immunitario e la visione.

- Vitamina B2 (riboflavina): aiuta il metabolismo energetico, globuli rossi, la visione e il sistema nervoso.

- Vitamina B12: aiuta il metabolismo energetico, globuli rossi, il sistema immunitario e il sistema nervoso.

- Vitamina B5 (acido pantotenico): aiuta il metabolismo energetico e la funzione mentale.

- Vitamina D: mantiene ossa e denti sani e aiuta l’assorbimento di calcio.

- Vitamina E: mantiene il sistema riproduttivo sano, favorisce il sistema nervoso e la salute dei muscoli.

- Biotina: aiuta il metabolismo energetico, mantiene la pelle sana, favorisce la salute dei capelli e il sistema immunitario.

- Colina: aiuta il metabolismo dei grassi e la funzione del fegato.

- Acido folico: favorisce la formazione del sangue e la crescita del tessuto durante la gravidanza.

- Iodio: aiuta la funzione della ghiandola tiroidea, mantiene la pelle sana e il sistema nervoso.

- Ferro: aiuta la produzione di globuli rossi e il trasporto di ossigeno in tutto il corpo.

- Luteina e zeaxantina: favoriscono la vista e proteggono dalle malattie degli occhi legate all’età.

- Fosforo: contribuisce alla salute delle ossa e denti e favorisce il metabolismo energetico.

- Proteine : necessarie per la costruzione e il mantenimento dei muscoli, organi, pelle, tessuti e per la produzione di anticorpi, enzimi e ormoni.

- Selenio: protegge le cellule dal danno ossidativo, mantiene il sistema immunitario e aiuta la funzione della ghiandola tiroidea.

Le uova sono considerate una delle migliori fonti di proteine disponibili. Un uovo di medie dimensioni del peso di 44 g contiene tipicamente 5,53 g di proteine. I nutrizionisti utilizzano spesso le uova come punto di paragone nel valutare se un cibo è una buona fonte di proteine o no. Circa il 12,6% di un uovo è costituito da proteine. Un uovo di medie dimensioni contiene tipicamente 5,53 g di proteine e solo 63 calorie. Circa il 9% del contenuto di un uovo è grasso che si trova quasi esclusivamente nel tuorlo dell’uovo. La maggior parte del grasso in un uovo è generalmente considerato come il grasso più sano; circa il 38% costituito da grassi monoinsaturi e il 16% da polinsaturi, con solo il 28% di grassi saturi.
Le uova sono ricche di acidi grassi omega-3, prevalentemente sotto forma di acido docosaesaenoico (DHA), che aiuta il mantenimento delle funzioni cerebrali e la vista. Le uova sono anche note per contenere colesterolo. Un uovo di medie dimensioni del peso di 44 g, contiene tipicamente 164 mg di colesterolo. In passato, il colesterolo dietetico era considerato responsabile del rischio di condizioni come la malattia coronarica. Gli esperti credevano che alti livelli di colesterolo alimentare influenzavano in modo significativo i livelli di colesterolo LDL (anche conosciuto come colesterolo “cattivo”) nel corpo. Questa convinzione era determinata dal fatto che il colesterolo alimentare è, il più delle volte, presente negli alimenti che contengono alti livelli di grassi saturi. Ulteriori ricerche sono riuscite a separare gli effetti del colesterolo e dei grassi saturi e hanno scoperto che il colesterolo nella dieta aumenta i livelli sia di colesterolo LDL che di colesterolo HDL (noto anche come colesterolo “buono”). L’ incremento dei livelli di colesterolo buono, equilibra i crescenti livelli di colesterolo cattivo. Poiché le uova sono a basso contenuto di grassi saturi, l’effetto che hanno sul colesterolo nel sangue è considerato clinicamente insignificante. Come suggerito dal loro ampio contenuto nutrizionale, ci sono diversi benefici per la salute che possono derivare dalle uova:

- Muscoli: le proteine delle uova aiutano a mantenere muscoli forti.

- Cervello sano: le uova contengono vitamine e minerali che sono necessari per il regolare funzionamento delle cellule, compreso il cervello, il sistema nervoso, la memoria e il metabolismo.

- Buona produzione di energia: le uova contengono tutte le vitamine e minerali che sono necessari per la produzione di energia in tutte le cellule del corpo.

- Sistema immunitario sano: allo stesso modo, vitamina A, vitamina B12 e selenio, sono tutti importanti per mantenere il sistema immunitario sano.

- Minor rischio di malattie cardiache: la colina svolge un ruolo importante nella decomposizione dell'aminoacido chiamato omocisteina, che è associato con lo sviluppo di malattie cardiache.

- Sviluppo sano del bambino durante la gravidanza: le sostanze nutritive delle uova aiutano a prevenire i difetti di nascita come la spina bifida.

- Vista sana: luteina e zeaxantina aiutano a prevenire la degenerazione maculare, una patologia oculare che è la principale causa di cecità, legata all’età. Altre vitamine favoriscono anche la vista.

- Perdita di peso: l’elevata qualità delle proteine delle uova aiuta ridurre il senso di fame e sentirsi sazi più a lungo, favorendo la perdita ed il mantenimento del peso ideale.

- Un aspetto sano: alcune vitamine e minerali delle uova contribuiscono a promuovere la salute della pelle. Un sistema immunitario forte contribuisce anche ad un aspetto generale più sano.

30-12-2019

SAMBUCO

L’estratto di bacche di sambuco è un vecchio rimedio popolare che sembra bloccare i virus influenzali. Il frutto è di per sé ricco di antiossidanti e può anche avere la capacità di combattere l’infiammazione.

FUNGHI

I funghi sono ricchi di selenio e antiossidanti. Bassi livelli di selenio sono stati collegati a un aumento del rischio di sviluppare più gravi sintomi di influenza. La riboflavina e niacina, vitamine del gruppo B, che si trovano nei funghi, favoriscono un sistema immunitario sano. Studi sugli animali hanno anche dimostrato che i funghi hanno proprietà antivirale, antibatteriche ed effetti antitumorali.

BACCHE DI AÇAI

Sono ricche di antiossidanti chiamati antocianine che possono aiutare l’organismo a combattere l’invecchiamento e le malattie.

MANDORLE

Una manciata di mandorle può proteggere il sistema immunitario dagli effetti dello stress. Circa 1/4 di tazza di mandorle offre quasi il 50% della quantità giornaliera raccomandata di vitamina E, che aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Le mandorle sono ricche di riboflavina e niacina, vitamine del gruppo B, che possono aiutare a superare gli effetti dello stress.

POMPELMO

Il pompelmo è ricco di flavonoidi, composti chimici naturali che sono stati trovati utili per favorire l’attivazione del sistema immunitario. Hanno una buona quantità di vitamina C.

AGLIO

L’aglio offre diversi antiossidanti che combattono i patogeni e attivano il sistema immunitario. Tra gli obiettivi dell’aglio c’è l’Helicobacter pylori, il batterio associato con alcune ulcere e cancro allo stomaco.

SPINACI

Conosciuti come un “superfood”, gli spinaci sono ricchi di sostanze nutritive. Contengono folati, che aiutano il corpo a produrre nuove cellule e riparare il DNA. Sono ricchi di fibra, antiossidanti, come la vitamina C, e altro ancora. Mangiate spinaci crudi o poco cotti per ottenere il massimo beneficio.

TE’

Verde o nero? Entrambi sono ricchi di polifenoli e flavonoidi utili per combattere le malattie. Questi antiossidanti attaccano i radicali liberi che danneggiano le cellule e li distruggono.

PATATA DOLCE

Come le carote, le patate dolci sono ricche di antiossidante beta-carotene, che combattono i radicali liberi dannosi. Le patate dolci vantano anche vitamina A che è collegata al rallentamento del processo di invecchiamento e può ridurre il rischio di alcuni tipi di cancro.

BROCCOLI

Uno studio ha riportato che una sostanza chimica presente nei broccoli contribuisce a stimolare il sistema immunitario. Sono ricchi di sostanze nutritive, vitamina A, vitamina C e glutatione. Aggiungete un pò di formaggio magro ai broccoli per completare un contorno con vitamine del gruppo B e vitamina D, per stimolare il sistema immunitario.

Lunedì, 30 Dicembre 2019 13:27

NIGELLA SATIVA: LA PIANTA CHE GUARISCE TUTTO.

30-12-2019

Secondo la tradizione, Maometto la chiamava la pianta che “guarisce tutto, fuorché la morte”. E, dati alla mano, potrebbe aver avuto ragione. Si parla della Nigella sativa - o cumino nero - che, a quanto pare possiede proprietà terapeutiche incredibili. Tanto più che nella principale banca dati medico-scientifica, la MedLine degli USA, si contano oltre cinquecento studi al riguardo. Tra le tante malattie che la Nigella sativa sarebbe in grado di guarire, per esempio, vi è il diabete di tipo 2. Questa pianta, infatti, riuscirebbe a ridurre la glicemia a digiuno e diminuirebbe l’insulino-resistenza. Al contempo, sarebbe capace di aumentare la funzione beta-cellulare e ridurre l’emoglobina glicosilata. Di conseguenza, diminuirebbe anche i rischi renali legati al diabete e i danni cardiovascolari, attraverso una regolazione della pressione arteriosa. Anche l’epilessia troverebbe cura attraverso l’assunzione di cumino nero, grazie alle sue proprietà anticonvulsivanti, così come l’asma. Ancor più importante, la Nigella è capace di uccidere cellule tumorali, specialmente quelle del cancro al colon, e combatte i sintomi da esposizione di armi chimiche e i danni da radiazioni. Infine (si fa per dire), ha proprietà antipsoriasiche, previene le patologie legate al morbo di Parkinson e aiuta a sconfiggere la dipendenza da oppioidi.
Una sorta di elisir, dunque, che ovviamente ha attirato l’attenzione dei potenti. Per esempio, della multinazionale Nestlè che, tramite il proprio centro di ricerca Nestec, ha presentato, già nel 2010, la richiesta di brevetto internazionale per utilizzare la pianta e i suoi estratti nella prevenzione delle allergie alimentari. Si tratta dunque di un tentativo, da parte di un’azienda già finita nella bufera in passato, di appropriarsi di una risorsa naturale che potrebbe risultare di sua esclusiva proprietà. Attualmente, la richiesta è stata respinta: il Third World Network, d’altra parte, ha ricordato come le proprietà della Nigella fossero ben note prima ancora che la Nestlé se ne accorgesse. Non per questo si può tirare un sospiro di sollievo: la multinazionale è ancora pronta all’azione, e non si esclude che, prima o poi, potrebbe riuscire nell’intento.

Lunedì, 30 Dicembre 2019 13:25

5 RIMEDI NATURALI PER COMBATTERE L’ACUFENE.

30-12-2019

L’acufene, quel fastidioso ronzio nelle orecchie, intermittente o continuo, può essere addirittura esasperante. I rimedi naturali, di seguito elencati, possono fornirvi sollievo e potrebbero anche essere la risposta che cercate.

SEMI DI SESAMO

Alcuni erboristi cinesi raccomandano l’uso di semi di sesamo per trattare l’acufene. Provate ad aggiungere questi semi ai cibi che consumate.

GINKGO BILOBA

Molti studi hanno dimostrato che il Ginkgo biloba è utile per molti disturbi di salute legati all’invecchiamento, tra cui la perdita di memoria, scarsa circolazione e tinnito. Esso migliora la circolazione sanguigna e per questo potrebbe aiutare con i casi di ronzio che sono associati con la ridotta circolazione nell’orecchio interno.

VITAMINE DEL GRUPPO B

L’acufene potrebbe essere legato ad una carenza di vitamine del gruppo B e alcune persone hanno trovato sollievo dal ronzio, assumendo un supplemento di complesso di vitamine del gruppo B. Il Dr. Michael Seidman, uno specialista otorinolaringoiatra, raccomanda livelli di integrazione più elevati di tre vitamine specifiche del gruppo B: tiamina, niacina e vitamina B12. Secondo lui, integratori di tiamina potrebbero contribuire ad alleviare l’acufene, “stabilizzare il sistema nervoso, soprattutto i nervi dell’orecchio interno”. Lo specialista ha aggiunto che la niacina potrebbe aiutare a combattere l’acufene, stimolando la circolazione nell’orecchio interno. Alcune ricerche hanno collegato una carenza di vitamina B12, che svolge un ruolo nella stabilizzazione dell’attività neurale, al tinnito.

ZINCO

L’acufene è legato anche ad una carenza di zinco. Una supplementazione di zinco potrebbe quindi essere utile, come potrebbe essere utile il consumo di cibi ricchi di zinco come i semi di zucca, noci del Brasile, noci pecan e ostriche.

MAGNESIO

Pochissimi hanno mai pensato che uno dei rimedi per il tinnito potrebbe essere il magnesio. Questo è ciò che i medici della Mayo Clinic in Arizona stanno suggerendo in seguito ad una ricerca riportata sull’International Journal Tinnitus. La quantità giornaliera raccomandata di magnesio è di 400 mg al giorno. Carni, pesce e pollame sono notoriamente a basso contenuto di questo elemento e forniscono meno di 30 mg a porzione. Inoltre, c’è molto poco magnesio anche negli alimenti trasformati. Buone fonti di magnesio sono: mandorle, spinaci, arachidi, fagioli neri, avocado, riso integrale, yogurt bianco, banane. Il magnesio viene utilizzato nel corpo principalmente in oltre 300 diversi sistemi enzimatici. Aiuta con il controllo dello zucchero nel sangue e regola la pressione sanguigna. Aiuta con l’assorbimento di calcio e potassio favorendo la salute del cuore, muscoli e nervi. Se vi sentite stanchi avrete sicuramente una carenza di magnesio.

30-12-2019

Molte tinture per colorare i capelli e diversi prodotti chimici a effetto lisciante contengono sostanze cancerogene e che interferiscono con il sistema endocrino e il loro utilizzo può aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno. Non è la prima volta che i ricercatori indagano sul potenziale cancerogeno delle tinte e dei prodotti liscianti per i capelli e oggi un nuovo studio prospettico di coorte ha confermato l’associazione tra prodotti per i capelli e rischio di cancro al seno in donne di diverse etnie. La ricerca è stata condotta sui dati raccolti da oltre 45mila donne sane di età compresa tra i 35 e i 74 anni e coinvolte nel “Sisters Study”, uno studio portato avanti sulle sorelle delle donne colpite da tumore al seno. Le partecipanti, arruolate tra il 2003 e il 2009, hanno risposto a questionari che includevano domande sull’eventuale uso di prodotti per capelli nei dodici mesi precedenti all’inizio dello studio. Le donne sono state poi monitorate nel tempo e quasi 3.000 si sono ammalate di cancro al seno. Di queste, il 55% aveva utilizzato tinte coloranti, permanenti o effettuato trattamenti chimici liscianti per 5 o 8 settimane nei mesi precedenti all’insorgenza della malattia.
L’uso di questi prodotti, soprattutto se frequente, ha determinato rischi maggiori per le donne di colore rispetto alle donne bianche. Per quanto riguarda le tinte per capelli, queste possono aumentare le probabilità di ammalarsi di tumore al seno del 45% nelle donne afroamericane e del 7% nelle donne bianche. Nelle donne, sia bianche sia di colore, che hanno invece utilizzato trattamenti chimici per lisciare i capelli, la probabilità di sviluppare un cancro alla mammella è risultata superiore del 30% rispetto alle donne che non ricorrono a tali trattamenti. Lo studio ha dunque concluso che l’applicazione di tinture permanenti e di prodotti liscianti possono svolgere un ruolo nella cancerogenesi mammaria. Non è invece emersa alcuna associazione significativa tra l’insorgenza del tumore al seno e l’applicazione di tinte semipermanenti e temporanee. Meglio dunque evitare di ricorrere a trattamenti chimici liscianti e, se vogliamo coprire i capelli bianchi o cambiare colore di capelli, scegliere prodotti naturali o tinture temporanee.

 

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ijc.32738?af=R

Venerdì, 06 Dicembre 2019 12:27

E LA PILLOLA VA GIU’…

06-12-2019

Il mercato ha le sue molteplici forme di espressione, tra queste ce ne sono alcune che sono tra le più remunerative e potenti perché soddisfano un bisogno primario, quello della salute. Eh sì, la salute è un bene umano ma è sempre di più un business, anzi, non è la salute ad esserlo, ma la malattia, meglio se è cronica. Purtroppo la medicina tradizionale di rito ortodosso e la ricerca scientifica ad essa collegata, che dovrebbe essere lo strumento per cercare le cause dei malesseri umani per eliminarli, sono interamente in mano alle multinazionali del farmaco che sono le uniche a disporre di risorse economiche necessarie per finanziare scienziati, biologi molecolari e ricercatori in campo medico. Ma se a finanziare la ricerca sono gli stessi che vendono i prodotti che dovrebbero risolvere la malattia, qualcosa non torna. Se si trova la soluzione al problema, chi comprerà più la pillola e come si arricchirebbero le case farmaceutiche? Così qualunque medico a cui chiederete le cause di una malattia, soprattutto cronica, vi risponderà che le cause non si conoscono, che guarire non si può, ma che grazie alle medicine si può vivere a lungo. I medici - anche i più illuminati - i primari, i professori sono tutti formati nei sontuosi convegni internazionali delle multinazionali farmaceutiche, che dovrebbero avere come obiettivo gli approfondimenti sulle patologie, ma finiscono poi con dispensare i “protocolli” di cura che ovviamente prevedono l’impiego dei farmaci da loro prodotti. Una nuova evoluzione del cortisone che diminuisca gli effetti collaterali, una nuova pastiglia che sia ben tollerata dagli allergici, un farmaco che puoi prendere una volta alla settimana anziché tutti i giorni (ma lo paghi lo stesso come se lo prendessi tutti i giorni) e molte altre strabilianti meraviglie. Per cosa? Non per guarirti, ma per tenerti malato il più a lungo possibile, ovviamente facendo in modo che tu sia soddisfatto. Niente più malesseri, dolorini, eruzioni cutanee. Tutto risolto. Almeno in apparenza. Oggi infatti la medicina, salvo rari casi, cura i sintomi, ma non le cause. Anzi, ormai delle cause delle malattie neppure si occupa più. Qualcuno ci prova qui e là per il mondo e appena ottiene un pò di credito e visibilità viene subito annientato, tacciato di essere un ciarlatano, uno stregone, un approfittatore.
Se chiedi ad un reumatologo illuminato che ti dà il metotrexato (immunosoppressore) per curarti i sintomi dell’artrite reumatoide: “scusi dottore ma da cosa è causata questa malattia”? Fino a 10-15 anni fa ti dicevano che non lo sapevano, che era una reazione autoimmunitaria, adesso ti dicono che è genetica. Tirano in ballo il BLH27 che è un gene e dicono che è colpa sua, che sei sfigato dalla nascita. Poi guardi i manuali di medicina e senti alcuni medici ovviamente messi ai margini che ti dicono: “non esiste infiammazione senza infezione” è una regola base della medicina, il corpo non si ammala e non reagisce se non c’è una causa e questa causa non può essere un gene. Semmai il gene crea un certo tipo di risposta e di sintomo a quell’infezione, ma la causa è esterna. Solo che nessuno intende approfondire nelle analisi che restano convenzionali. Ormai si sa che certe malattie sono causate dalla presenza anche di batteri comuni, che hanno trovato collocazione nei gangli spinali, piuttosto che da parassiti anche comuni. Ma sono approfondimenti di cui nessuno si occupa. Se tu provi a dirlo a un medico tradizionale, soprattutto se è uno di quelli molto blasonati, ti caccia dal suo studio. Così succederebbe se gli parlassi di psoriasi e delle altre decine di “malattie autoimmuni”. Evitiamo di parlare del semplice raffreddore, che qualcuno si ostina a pensare di curare con le pillole. Cura i sintomi ma non la causa, a cui solo il nostro sistema immunitario è in grado di porvi rimedio. È questo il punto. Il nostro organismo è una farmacia naturale, ha tutto ciò che gli serve per combattere gli agenti esterni, ma affinché sia in grado di farlo deve essere mantenuto con la giusta energia vitale, in forma, su di tono, e quando si parla di tono si parla di Pensiero. Mente, corpo e spirito debbono essere allineati e in armonia tra loro, altrimenti quando qualcuno di questi entra in disequilibrio è evidente che noi avvertiamo i sintomi di quel malessere. E sono quelli che la medicina tradizionale vuole curare, perché per la medicina la mente è un ammasso biochimico di impulsi nel cranio e lo spirito è una credenza religiosa che non si può vedere con la TAC. Non esiste. Eppure quando un medico non sa cosa rispondere quando un paziente chiede se guarirà, egli non esista a rispondere “siamo nelle mani di Dio”. Ecco appunto. Siamo nelle mani di una macchina perfetta che spesso con i farmaci viene avvelenata anziché aiutata. Spesso i farmaci creano dipendenza agli individui, soprattutto a coloro che soffrono di malattie croniche, perché con la cura dei sintomi si fa credere loro di avere risolto il disagio e dall’altra parte gli si fa arrivare il messaggio che non potranno mai guarire. Certo, se non lavoreranno sulle cause non potranno davvero mai guarire. I sintomi sono lì apposta, campanelli d’allarme che ci chiedono di occuparci di qualcosa che non va per il verso giusto e noi, anziché ascoltare questo grido d’allarme, lo mettiamo a tacere con la pillola.  Non c’è cosa più confortante per chi ha un dolore che trovare un medico che ti offra la medicina. È ovvio, l’urgenza è che passi il male, ma se poi questo significa non occuparsi delle cause si rischia di diventare dipendenti dal farmaco. Dipendenti dal farmaco per la pressione, per il cuore, per il mal di testa, per il mal di pancia e così via: a ogni dolore una pastiglia. L’approccio olistico purtroppo è ancora appannaggio di coloro i quali si sono accorti dell’inganno da una parte e anche della meravigliosa risorsa che è il nostro organismo dall’altra. Per fortuna questo numero è in crescita ma non è ancora sufficiente per poter far breccia su vasta scala, anche perché il mercato è presidiato come un perimetro guardato a vista da chi è disposto anche ad uccidere se qualcuno osa muoversi oltre il confine di ciò che è consentito. È così che si arricchiscono le multinazionali del farmaco, che non hanno la minima intenzione di promuovere un’effettiva cura e, laddove è possibile, una diagnosi precoce e non invasiva che invece sta a cuore a tanti medici, ricercatori e scienziati che conservano intatta l’etica della loro professione/vocazione. Anzi, questi vengono tagliati fuori come è successo al nostro connazionale fisico e ricercatore Clarbruno Vedruccio, il quale dopo essere riuscito a far produrre il suo Bioscanner alla Galileo Avionica (Società del Gruppo Finmeccanica) è stato fatto fuori perché il macchinario funzionava davvero. La Politica, quella con la P maiuscola dovrebbe avere voce in capitolo su questi temi, dovrebbe avere il potere (se molti politici non fossero a libro paga delle multinazionali del farmaco) di poter intervenire con forza per chiedere chiarimenti, per smascherare certe “combriccole” di potere e di affari che sfruttano la sofferenza umana. E invece no! La Politica, sempre meno partecipata, sempre più insultata e sbeffeggiata ha sempre meno potere, sempre meno idee, sempre meno coraggio ed è sempre più al servizio di coloro che sono capaci di soddisfare bene i bisogni dei Popoli. Basta una pillolina e sono tutti contenti.

Venerdì, 06 Dicembre 2019 12:04

IL RISO È TRATTATO CON PARAFFINA E TALCO.

06-12-2019

Il riso si distingue principalmente in due tipi: riso integrale e riso brillato. Per ottenere il riso integrale, è sufficiente che il chicco proveniente dalla risaia, venga sottoposto solo alla sbramatura e non alla successiva sbiancatura, come avviene per il riso brillato. Quando si acquista conviene dare la preferenza a quello biologico integrale perché, essendo in esso presente il germe e la crusca, a differenza del riso bianco che ne è privo, è più facile che i pesticidi vengano assorbiti dal chicco. Gran parte delle malattie e delle condizioni di malessere si associano infatti a uno stato infiammatorio, e sarebbe estremamente utile, in caso di patologie in atto, ma anche solo a scopo preventivo, osservare una dieta antinfiammatoria, che riduca cioè i cibi che favoriscono l’infiammazione e favorisca quelli capaci di attenuarla o addirittura spegnerla. Il riso integrale è consigliato per la sua azione antinfiammatoria. Quando c’è uno stato infiammatorio acuto è addirittura consigliabile assumere solo riso integrale per alcuni giorni, meglio se stracotto e passato per formare una crema, da condire con semi di lino o semi di zucca tritati.
Il riso ben maturo si raccoglie con mietitrebbiatrici simili a quelle usate per gli altri cereali. Quali prodotti finali si ottengono il risone, cioè le cariossidi rivestite dalle glumelle, e la paglia, usata come lettiera. Il risone viene conservato al 12-14% di umidità, previa essiccazione artificiale. Viene sottoposto ad una prima pulitura e quindi alla sbramatura, che consiste nell’asportazione delle glumelle. Il risone decorticato subisce poi la sbiancatura, cioè l’asportazione degli strati più esterni e del germe; questa operazione procede per gradi, attraverso il passaggio in 3-4 macchine sbiancatrici, dando origine a diverse classi di prodotto fino ad ottenere il riso raffinato, che può essere ulteriormente trasformato in:

• riso camolino, trattato con olio di lino o di vaselina;
• riso brillato, trattato con olio, talco e glucosio.

Il riso così ottenuto è pronto per essere consumato; tuttavia, essendo esclusivamente amidaceo, povero di proteine, sali minerali, grassi e vitamine, non può essere considerato un alimento completo. La paraffina usata per la brillatura può essere dannosa per la mucosa gastrica e il silicato di magnesio contenuto nel talco è sospetto cancerogeno per lo stomaco. I sottoprodotti del riso, oltre la paglia, sono la lolla, costituita dalle glumelle (liberate con la sbramatura) e utilizzata come combustibile o materiale isolante, la pula, il farinaccio e la gemma che residuano dalla sbiancatura e sono destinati all’alimentazione animale. Anche il riso basmati lo possiamo acquistare nella versione integrale, l’unico inconveniente del riso integrale è la cottura che va intorno ai 45 minuti.

SBRAMATURA

Serve a togliere dal riso, detto ancora risone, le glumelle, ossia le leggere lamelle vegetali che avvolgono ogni singolo chicco e lo trattengono sulla spiga.

SBIANCATURA

Durante questa operazione viene tolta dal riso, per sfregamento, la pellicola interna che ancora lo riveste e i suoi strati periferici, oltre il germe ed i frammenti derivanti dalla spuntatura.

SPAZZOLATURA

Con questa operazione si eliminano, mediante macchine spazzolatrici, le farine degli strati superficiali, che sono i residui delle lavorazioni precedenti.

LUCIDATURA

Viene eseguita in apparecchi ad elica allo scopo di conferire al riso un aspetto più gradevole; con l’aggiunta di piccole quantità di olio di lino si ricava il riso camolino.

BRILLATURA

Viene effettuata per rendere il chicco più bianco e brillante, ma elimina la vitamina B1. Si esegue cospargendo il chicco con uno strato di talco e glucosio, ma occorre ricordare che il talco è una polvere minerale tossica sia per chi la lavora che per chi la mangia.

Venerdì, 06 Dicembre 2019 12:03

PELLE GRASSA: 7 RIMEDI NATURALI.

06-12-2019

Pelle grassa, come prendersene cura in modo naturale? La pelle grassa deve essere trattata con delicatezza poiché può risultare tanto sensibile quanto la pelle secca. Le soluzioni migliori sono rappresentate dai rimedi naturali, da sostituire ai detergenti aggressivi e alle comuni creme per il viso che possono occludere i pori. Ecco alcuni utili consigli in proposito.

1. ALOE VERA

Un rimedio naturale molto utile in caso di pelle grassa è il gel d'aloe vera, che può essere acquistato in tubetto o estratto direttamente dalle foglie della pianta. Si tratta di un gel in grado di idratare la pelle in profondità senza ungerla e di assorbire il sebo in eccesso. Può essere applicato mattina e sera in sostituzione della crema idratante.

2. MASCHERA ALL’ARGILLA

L'argilla in polvere in vendita in erboristeria è adatta per la preparazione di maschere per il viso. Si utilizzano a tale scopo argilla rosa o argilla verde. E' sufficiente mescolare il prodotto con un po’ d'acqua per preparare una maschera adatta ad assorbire il sebo in eccesso. I tempi di posa sono di 10 minuti. Poi la maschera dovrà essere risciacquata con acqua tiepida.

3. ACETO

Uno dei rimedi naturali adatti a purificare la pelle grassa è costituito dall'aceto di vino bianco, che può essere versato in poche gocce su di un batuffolo di cotone ed utilizzato come tonico ed astringente per i pori prima di andare a dormire. Se la vostra pelle è sensibile, diluite l'aceto in quattro parti d'acqua. Ad esempio: 1 cucchiaino d'aceto ogni 4 cucchiaini d'acqua.

4. AMIDO DI MAIS

L'amido di mais aiuta ad assorbire il sebo in eccesso nei punti critici. Mescolate da 1 a 3 cucchiai di amido di mais con acqua sufficiente a formare un composto applicabile sul viso. Stendetelo sul viso con delicatezza, lasciate asciugare e risciacquate con acqua tiepida.

5. SALE

Il sale marino naturale può essere d'aiuto alla pelle grassa. Riempite con acqua tiepida una piccola bottiglietta spray ed aggiungete 1 cucchiaino di sale. Chiudete gli occhi e fingete di trovarvi sulla spiaggia. Spruzzate l'acqua salata sul viso una volta al giorno e asciugate.

6. MASCHERA ALLA MELA

Per preparare una maschera naturale adatta alla pelle grassa unite nel mixer da cucina mezza mela, tre o quattro cucchiai di chicchi d'avena cotti e 1 cucchiaio di succo di limone. Frullate ed applicate il composto sul viso per 15 minuti. Risciacquate bene con acqua fredda.

7. SUCCO DI LIMONE

Gli agrumi sono benefici per la pelle grassa. Mescolate in parti uguali acqua e succo di limone. Applicate la lozione sul viso con un batuffolo di cotone e risciacquate prima con acqua calda e poi con acqua fredda. Potete fare lo stesso mescolando in parti uguali succo di lime e succo di cetriolo.

Venerdì, 06 Dicembre 2019 12:01

GEL PER CAPELLI FATTO IN CASA.

06-12-2019

Che gli egizi erano dei gran vanitosi si sa. È noto il loro amore per la cura del corpo, in particolare della pelle, e nel mondo antico le loro ricette per oli profumati e nutrienti, pomate curative e di bellezza, erano considerate le migliori; per motivi di estetica, ed anche per questioni igieniche, la ricerca di prodotti nuovi era una delle attività principali di medici e maghi. Si deve ad uno studio appena pubblicato sul Journal of Archaeological Science la scoperta che gli egizi usavano il gel per capelli, anche post-mortem. Avere capelli dallo styling perfetto e completamente naturale si può! E guarda caso è anche semplice e low cost…

INGREDIENTI

- Semi di lino.
- Acqua (si può aggiungere un pò di succo di limone o arancia per lucidare i capelli).
- Olio essenziale a scelta.

PROCEDIMENTO:

In un pentolino mettete 1 manciata di semi di lino (la quantità dipende da quanto ne volete), coprite con acqua (solo finchè sono tutti coperti) e mettete sul fuoco mescolando di tanto in tanto. Vedrete che l’acqua comincerà ad addensarsi sempre più; quando bolle mescolate energicamente per qualche minuto finchè non ottenete la consistenza desiderata. Vi consiglio di non lasciarlo troppo addensare perché va filtrato. Quando è ancora molto caldo prendere un colino a maglie fitte e scolate il vostro gel, aiutatelo a scendere rimestando un pò. Ora avete il vostro gel al quale potete aggiungere un olio essenziale a piacere. Si conserva in frigo tranquillamente per 10-15 giorni, ma se volete potete congelarlo nei sacchetti per il ghiaccio, così dura diversi mesi.

Bonus William Hill
Bonus Ladbrokes

Copyright © 2014-2024 Naturopata Angelo Ortisi - Tutti i diritti riservati.

Powered by Warp Theme Framework
Premium Templates