Martedì, 18 Marzo 2014 14:31

LECTINE: UNA COLLA BIOLOGICA PERICOLOSA

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Le lectine sono considerate dei veri e propri collanti pericolosi. Alcune lectine, possono causare una morte immediata. Un esempio di lectina molto tossica e molto potente è la ricina, estratta dai semi di ricino. Per nostra fortuna, le lectine presenti nei cibi non è cosi tossica come la ricina, anche se queste possono nel tempo causare una lunga lista di problemi. Il 95 per cento delle lectine assunte attraverso gli alimenti, vengono eliminate senza problemi dal nostro organismo. Il restante 5 per cento, riesce a raggiungere il sangue dove innesca una serie di reazioni che portano alla distruzione di globuli rossi e bianchi. Le lectine stesse, possono danneggiare le pareti di stomaco e intestino, causando un’infiammazione delle mucose che provoca disturbi simili a quelli di un’allergia alimentare. Bastano pochissime quantità per agglutinare un numero impressionante di cellule. Sempre che, vi sia incompatibilità con il gruppo sanguigno. Questo non deve assolutamente vietare l’assunzione dei vari cibi, poichè esse si ritrovano in alimenti come cereali, verdura, legumi, pesce, crostacei e molluschi, e sarebbe molto difficile evitarle. Il segreto è di eliminare le lectine incompatibili con il nostro gruppo sanguigno. Il glutine, per esempio, è la lectina caratteristica del frumento e di altri cereali, che, attaccandosi alla parete dell’intestino, può causare un’infiammazione dolorosa: questa reazione avviene in presenza di certi gruppi sanguigni, soprattutto quello di tipo 0. Le lectine dal punto di vista strutturale, sono diverse a seconda della loro provenienza. Quella del grano, per esempio, ha una forma diversa da quella della soia e, pertanto, reagirà con sostanze differenti; ciascuna di loro risulterà dannosa per alcuni gruppi sanguigni e benefica per altri. I tessuti del sistema nervoso risultano molto sensibili all’agglutinazione delle lectine di origine alimentare. Ricercatori russi hanno notato che il sistema nervoso degli schizofrenici è più sensibile all’attacco di lectine alimentari molto comuni (tipo il frumento). La lectina estratta dalle lenticchie, se iniettata in un’articolazione di coniglio, induce la comparsa di un’infiammazione locale del tutto simile a quelle dell’artrite reumatoide. In effetti, molte persone che soffrono di questa malattia si sentono meglio se escludono dalla loro alimentazione le lenticchie e gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Solanacee, come pomodori, melanzane, peperoni e patate. Ciò non sorprende perchè le Solanacee sono ricche di lectine. Le lectine alimentari sono anche in grado di attaccarsi ai recettori di superficie dei globuli bianchi, stimolandoli a riprodursi più velocemente. Esse sono pertanto dei mitogeni. Ciò significa che la lectina induce la cellula ad entrare in una fase del ciclo biologico chiamata mitosi, cioè, la fase che consente alla cellula di dividersi in due cellule figlie.

Letto 1044 volte Ultima modifica il Mercoledì, 08 Luglio 2020 17:17
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