L’idea che un programma alimentare basato sul gruppo sanguigno possa aiutare a suscitare un senso di benessere psichico, lascia molti alquanto perplessi: in fin dei conti non è un problema normalmente curato attraverso le scelte alimentari. Eppure l’ipotesi che un’alimentazione consona al proprio gruppo sanguigno possa avere un impatto positivo sullo stato della psiche è tutt’altro che illogica. Infatti è ben noto che molti problemi di salute mentale sono provocati da meccanismi che coinvolgono squilibri chimici, in particolare nel campo degli ormoni e dei neurotrasmettitori, i cui controlli genetici sono situati in prossimità dei geni del gruppo sanguigno. In effetti, su MEDLINE, il database online americano del National Institutes of Health, sono elencati più di novanta studi sui legami tra gruppo sanguigno e disfunzioni mentali. Molti di questi articoli sostengono che le differenze che si riscontrano tra i gruppi sanguigni nella frequenza dei disordini psicologici sono conseguenze dei legami genetici tra il gruppo sanguigno e i geni preposti al controllo della produzione dei neurotrasmettitori cerebrali o degli ormoni dello stress.
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STRATEGIE PER GESTIRE LO STRESS
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